La Cia è al lavoro sui file del computer ("una miniera d'oro") trovato nel covo dove è stato ucciso lo sceicco. La Casa Bianca valuta se diffondere la foto del cadavere. A Gaza manifestazione in ricordo del capo di Al Qaeda. LO SPECIALE
2001-2011: vai allo speciale. Video, foto e le ultime news
FOTO: Il covo di Bin Laden - La folla davanti alla Casa Bianca - I festeggiamenti a NY - Il blitz visto dalla Casa Bianca
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(In fondo all'articolo tutti i video sulla morte di Bin Laden)
Osama Bin Laden è morto, ma l'allarme terrorismo non è finito. Il capo della Cia, Leo Panetta, sottolinea che l'uccisione del leader di Al Qaeda scatenerà sicuramente reazioni e vendette ed è anche per questo motivo che gli Stati Uniti hanno deciso di chiudere, il giorno dopo l'operazione militare che ha portato alla morte dell'ideatore dell'undici settembre, le proprie sedi diplomatiche in Pakistan. Proprio in Pakistan è stata celebrata una preghiera collettiva per il capo di Al Qaeda, mentre a Gaza si è svolta una manifestazione in suo ricordo.
Ma il 'day after' è anche stato caratterizzato dalla diffusione di nuovi dettagli e retroscena sull'uccisione dello sceicco. Morte alla quale i talebani ancora non credono del tutto. Contrariamente alle prime voci, Washington ha fatto sapere che lo sceicco del terrore non era armato al momento del blitz americano.
La Cia, che è già al lavoro sulla "miniera d'oro" custodita da un pc trovato nel covo del leader di Al Qaeda (guarda le foto), ha denunciato apertamente la propria sfiducia nell'intelligence dell'alleato pakistano e ha ribadito il pericolo di possibili rappresaglie, mentre il presidente Barack Obama si prepara a rievocare a Ground Zero lo spirito dell'11 settembre.
Il pc di Osama: "Una miniera d'oro" - La Cia è già a lavoro sul pc e sui dischetti di Bin Laden, trovati nella sua villa-fortezza di Abbottabad, che potrebbe svelare molti segreti dello sceicco. Materiale che la Cia ha definito "una miniera d'oro" che potrebbe permettere agli Stati Uniti di raggiungere il loro obiettivo di "smantellare e distruggere Al Qaeda".
La Cia ha seguito le tracce di Osama per un anno - Emergono nuovi particolari su come la Cia è arrivata al ricercato numero 1 al mondo (leggi la ricostruzione del blitz). Sono stati gli interrogatori ad alcuni detenuti, in particolare Khaled Sheikh Mohammed (la mente dell'11/9) e Abu Faraj al Libi (il capo operativo di Al Qaeda) a mettere la Cia sulla pista giusta: trovare il 'corriere' di Bin Laden. L'operazione 'Geronimo' (nome in codice di Bin Laden), in preparazione da marzo, è scattata dalla base di Jalalabad, in Afghanistan: 79 uomini per 4 elicotteri. In Pakistan era da poco passata la mezzanotte, a Washington le 3 del pomeriggio. Obama era chiuso nella Situation Room, assieme al suo vice Joe Biden, il segretario di Stato Hillary Clinton, il ministro della difesa Robert Gates. Panetta è alla Cia a Washington, per fare da 'ponte' di collegamento, illustrando i momenti salienti del blitz. "We got him", lo abbiamo preso, ha esclamato Obama al termine del blitz.
I talebani: non ci sono prove che sia stato ucciso - I talebani continuano a non credere alla morte dello sceicco. "Dato che gli americani non hanno prodotto nessuna prova accettabile per sostenere il loro annuncio e dato che gli stretti collaboratori non hanno confermato o smentito la sua morte...l'Emirato Islamico considera prematura qualsiasi asserzione al riguardo". Queste le parole del portavoce dei talebani afghani, Zabibullah Mijahid, in un comunicato inviato ai media per posta elettronica.
"Presto pubblici foto e video del corpo" - Le prove sarebbero però nelle mani degli americani. Il consigliere antiterrorismo della Casa Bianca, John Brennan, ha detto alla Abc che l'amministrazione sta valutando se diffondere un'immagine del corpo di Bin Laden. Brennan ha però sottolineato che ciò verrà fatto con molta cautela, in quanto "non vogliamo fare nulla che metta a repentaglio la nostra abilità di conseguire un altro successo la prossima volta che prendiamo un altro di questi tizi". Sul sito della stessa emittente si legge anche che potrebbe essere anche reso pubblico il video del cadavere di Osama rilasciato in mare dalla portaerei americana Carl Vinson.
Spunta una foto, ma è un altro falso - E spunta anche una nuova presunta foto (GUARDA L'IMMAGINE) che ritrarrebbe Osama Bin Laden morto pochi minuti dopo il raid condotto dalle forze statunitensi in Pakistan è stata pubblicata online da un sito web, mentre il link viene rilanciato su Twitter dagli hacker di Anonymous. Il sito di Vanity Fair ha però smentito l'autenticità della foto: "l'immagine altro non è che un fotomontaggio" di un altro celebre scatto, tratto dal film Black Hawk Down e usato come base per creare quella con Bin Laden. Già lunedì 2 maggio, subito dopo la notizia dell'uccisione del capo di Al Qaeda, era stata diffusa una foto del cadavere del capo di Al Qaeda. Ma anche il quel caso si è scoperto poco dopo che si trattava di un falso.
Polemiche sul ruolo di Islamabad - Ma negli Stati Uniti cresce la polemica sul ruolo avuto dal Pakistan nella fuga decennale del leader di Al Qaeda. Il blitz che ha portato alla sua morte, infatti, è stato eseguito tenendo all'oscuro il governo di Islamabad e alcuni parlamentari Usa si sono polemicamente chiesti come sia stato possibile che Bin Laden vivesse in una zona popolata vicino a un'accademia militare senza che nessuno, tra le autorità, sapesse della sua presenza, e hanno detto che è tempo di rivedere la politica d aiuti in miliardi di dollari concessi al Pakistan. La Casa Bianca ha ammesso che si tratta di interrogativi corretti. Per anni, le autorità pakistane hanno detto di non conoscere il nascondiglio di Bin Laden, affermando però che le agenzie di sicurezza e le forze militari del Pakistan avrebbero agito, se Washington avesse avuto informazioni al riguardo.
Il presidente del Pakistan: "Non abbiamo aiutato i terroristi" - A tentare di gettare acqua sul fuoco è il presidente Asi Ali Zardari, che in un intervento pubblicato sul Washington Post ha affermato che il suo paese ha contribuito all'individuazione del corriere del leader terrorista che ha portato involontariamente gli americani fino al covo di Abbottabad. Zardari ha anche negato che il Pakistan non abbia agito contro i terroristi sul suo territorio e ha rivendicato gli ultimi dieci anni di collaborazione su questo tema con gli Stati Uniti. "Qualcuno nella stampa Usa - ha aggiunto Zardari - ha suggerito che i pakistani abbiano mancato di energia nel perseguire il terrorismo o, ancora peggio, che siano stati ambigui e abbiano in realtà protetto i terroristi che affermavano di perseguire... Queste speculazioni senza fondamento possono produrre notizie televisive eccitanti, ma non rispecchiano i fatti. Il Pakistan ha tante ragioni per disprezzare Al Qaeda quanto qualsiasi nazione. La guerra al terrorismo è tanto la guerra del Pakistan quanto quella dell'America".
Osama forse ucciso da una sua guardia del corpo - Dai giornali pakistani emergono nuovi dettagli sugli ultimi istanti di vita di Bin Laden. Secondo il quotidiano Dawn di Islamabad il proiettile che lo ha ucciso potrebbe essere stato sparato non da un membro del commando americano, ma da un uomo della stessa sicurezza. Il giornale cita un responsabile pachistano che ha visitato il luogo del blitz poco dopo la partenza delle 'teste di cuoio' statunitensi e secondo cui l'uomo più ricercato del mondo "potrebbe essere stato ucciso da una delle sue guardie, a cui aveva dato precise istruzioni di impedire che fosse catturato vivo". La fonte ha aggiunto che "per quello che si comprende della dinamica dell'assalto da parte del team americano, è pressoché‚ impossibile immaginare che Bin Laden possa essere stato ucciso con un solo colpo da uno degli attaccanti mentre opponeva resistenza".
FOTO: Il covo di Bin Laden - La folla davanti alla Casa Bianca - I festeggiamenti a NY - Il blitz visto dalla Casa Bianca
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Osama Bin Laden è morto, ma l'allarme terrorismo non è finito. Il capo della Cia, Leo Panetta, sottolinea che l'uccisione del leader di Al Qaeda scatenerà sicuramente reazioni e vendette ed è anche per questo motivo che gli Stati Uniti hanno deciso di chiudere, il giorno dopo l'operazione militare che ha portato alla morte dell'ideatore dell'undici settembre, le proprie sedi diplomatiche in Pakistan. Proprio in Pakistan è stata celebrata una preghiera collettiva per il capo di Al Qaeda, mentre a Gaza si è svolta una manifestazione in suo ricordo.
Ma il 'day after' è anche stato caratterizzato dalla diffusione di nuovi dettagli e retroscena sull'uccisione dello sceicco. Morte alla quale i talebani ancora non credono del tutto. Contrariamente alle prime voci, Washington ha fatto sapere che lo sceicco del terrore non era armato al momento del blitz americano.
La Cia, che è già al lavoro sulla "miniera d'oro" custodita da un pc trovato nel covo del leader di Al Qaeda (guarda le foto), ha denunciato apertamente la propria sfiducia nell'intelligence dell'alleato pakistano e ha ribadito il pericolo di possibili rappresaglie, mentre il presidente Barack Obama si prepara a rievocare a Ground Zero lo spirito dell'11 settembre.
Il pc di Osama: "Una miniera d'oro" - La Cia è già a lavoro sul pc e sui dischetti di Bin Laden, trovati nella sua villa-fortezza di Abbottabad, che potrebbe svelare molti segreti dello sceicco. Materiale che la Cia ha definito "una miniera d'oro" che potrebbe permettere agli Stati Uniti di raggiungere il loro obiettivo di "smantellare e distruggere Al Qaeda".
La Cia ha seguito le tracce di Osama per un anno - Emergono nuovi particolari su come la Cia è arrivata al ricercato numero 1 al mondo (leggi la ricostruzione del blitz). Sono stati gli interrogatori ad alcuni detenuti, in particolare Khaled Sheikh Mohammed (la mente dell'11/9) e Abu Faraj al Libi (il capo operativo di Al Qaeda) a mettere la Cia sulla pista giusta: trovare il 'corriere' di Bin Laden. L'operazione 'Geronimo' (nome in codice di Bin Laden), in preparazione da marzo, è scattata dalla base di Jalalabad, in Afghanistan: 79 uomini per 4 elicotteri. In Pakistan era da poco passata la mezzanotte, a Washington le 3 del pomeriggio. Obama era chiuso nella Situation Room, assieme al suo vice Joe Biden, il segretario di Stato Hillary Clinton, il ministro della difesa Robert Gates. Panetta è alla Cia a Washington, per fare da 'ponte' di collegamento, illustrando i momenti salienti del blitz. "We got him", lo abbiamo preso, ha esclamato Obama al termine del blitz.
I talebani: non ci sono prove che sia stato ucciso - I talebani continuano a non credere alla morte dello sceicco. "Dato che gli americani non hanno prodotto nessuna prova accettabile per sostenere il loro annuncio e dato che gli stretti collaboratori non hanno confermato o smentito la sua morte...l'Emirato Islamico considera prematura qualsiasi asserzione al riguardo". Queste le parole del portavoce dei talebani afghani, Zabibullah Mijahid, in un comunicato inviato ai media per posta elettronica.
"Presto pubblici foto e video del corpo" - Le prove sarebbero però nelle mani degli americani. Il consigliere antiterrorismo della Casa Bianca, John Brennan, ha detto alla Abc che l'amministrazione sta valutando se diffondere un'immagine del corpo di Bin Laden. Brennan ha però sottolineato che ciò verrà fatto con molta cautela, in quanto "non vogliamo fare nulla che metta a repentaglio la nostra abilità di conseguire un altro successo la prossima volta che prendiamo un altro di questi tizi". Sul sito della stessa emittente si legge anche che potrebbe essere anche reso pubblico il video del cadavere di Osama rilasciato in mare dalla portaerei americana Carl Vinson.
Spunta una foto, ma è un altro falso - E spunta anche una nuova presunta foto (GUARDA L'IMMAGINE) che ritrarrebbe Osama Bin Laden morto pochi minuti dopo il raid condotto dalle forze statunitensi in Pakistan è stata pubblicata online da un sito web, mentre il link viene rilanciato su Twitter dagli hacker di Anonymous. Il sito di Vanity Fair ha però smentito l'autenticità della foto: "l'immagine altro non è che un fotomontaggio" di un altro celebre scatto, tratto dal film Black Hawk Down e usato come base per creare quella con Bin Laden. Già lunedì 2 maggio, subito dopo la notizia dell'uccisione del capo di Al Qaeda, era stata diffusa una foto del cadavere del capo di Al Qaeda. Ma anche il quel caso si è scoperto poco dopo che si trattava di un falso.
Polemiche sul ruolo di Islamabad - Ma negli Stati Uniti cresce la polemica sul ruolo avuto dal Pakistan nella fuga decennale del leader di Al Qaeda. Il blitz che ha portato alla sua morte, infatti, è stato eseguito tenendo all'oscuro il governo di Islamabad e alcuni parlamentari Usa si sono polemicamente chiesti come sia stato possibile che Bin Laden vivesse in una zona popolata vicino a un'accademia militare senza che nessuno, tra le autorità, sapesse della sua presenza, e hanno detto che è tempo di rivedere la politica d aiuti in miliardi di dollari concessi al Pakistan. La Casa Bianca ha ammesso che si tratta di interrogativi corretti. Per anni, le autorità pakistane hanno detto di non conoscere il nascondiglio di Bin Laden, affermando però che le agenzie di sicurezza e le forze militari del Pakistan avrebbero agito, se Washington avesse avuto informazioni al riguardo.
Il presidente del Pakistan: "Non abbiamo aiutato i terroristi" - A tentare di gettare acqua sul fuoco è il presidente Asi Ali Zardari, che in un intervento pubblicato sul Washington Post ha affermato che il suo paese ha contribuito all'individuazione del corriere del leader terrorista che ha portato involontariamente gli americani fino al covo di Abbottabad. Zardari ha anche negato che il Pakistan non abbia agito contro i terroristi sul suo territorio e ha rivendicato gli ultimi dieci anni di collaborazione su questo tema con gli Stati Uniti. "Qualcuno nella stampa Usa - ha aggiunto Zardari - ha suggerito che i pakistani abbiano mancato di energia nel perseguire il terrorismo o, ancora peggio, che siano stati ambigui e abbiano in realtà protetto i terroristi che affermavano di perseguire... Queste speculazioni senza fondamento possono produrre notizie televisive eccitanti, ma non rispecchiano i fatti. Il Pakistan ha tante ragioni per disprezzare Al Qaeda quanto qualsiasi nazione. La guerra al terrorismo è tanto la guerra del Pakistan quanto quella dell'America".
Osama forse ucciso da una sua guardia del corpo - Dai giornali pakistani emergono nuovi dettagli sugli ultimi istanti di vita di Bin Laden. Secondo il quotidiano Dawn di Islamabad il proiettile che lo ha ucciso potrebbe essere stato sparato non da un membro del commando americano, ma da un uomo della stessa sicurezza. Il giornale cita un responsabile pachistano che ha visitato il luogo del blitz poco dopo la partenza delle 'teste di cuoio' statunitensi e secondo cui l'uomo più ricercato del mondo "potrebbe essere stato ucciso da una delle sue guardie, a cui aveva dato precise istruzioni di impedire che fosse catturato vivo". La fonte ha aggiunto che "per quello che si comprende della dinamica dell'assalto da parte del team americano, è pressoché‚ impossibile immaginare che Bin Laden possa essere stato ucciso con un solo colpo da uno degli attaccanti mentre opponeva resistenza".