Austria, la nuova star è il sottosegretario 24enne

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Sebastian Kurz, 24 anni, nuovo sottosegretario austriaco all'Integrazione
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Dopo il rimpasto di governo, con molte donne in ministeri chiave come Finanze, Interni e Giustizia, Sebastian Kurz diventa reponsabile dell'Integrazione. In Italia alla sua età non potrebbe nemmeno essere eletto deputato

Studente in giurisprudenza, faccia da bravo ragazzo, 24 anni. È il nuovo e giovanissimo sottosegretario all’Integrazione del governo austriaco. Sebastian Kurz, fino a ieri illustre sconosciuto, è diventato una star della politica di Vienna grazie al rimpasto seguito all’uscita di scena per malattia del vicecancelliere Josef Proell, del partito popolare Oevp. La notizia è ancora più rilevante, se si paragona l’età di Kurz a quella media dei governanti europei. E italiani, dove un 24enne non potrebbe neppure essere eletto alla Camera dei deputati: occorre avere 25 anni, al Senato invece ne servono 40. Anche se pochi giorni fa Giorgia Meloni e Roberto Calderoli hanno proposto di abbassare le età a 18 e 25.

Kurz ha attirato l’attenzione di tutti alla presentazione del nuovo governo, nonostante i nomi noti che sono finiti a ricoprire ministeri chiave. Un po’ perché il suo incarico, quello all’Integrazione, è un portafoglio nuovo e importante, un po’ perché così giovane promette di fare carriera nel proprio partito, la Oevp appunto. A chiamarlo a far parte della squadra dei ministri è stato il vicecancelliere Michael Spindelegger, che dopo le dimissioni di Proell da tutti gli incarichi per gravi ragioni di salute gli subentra anche alla guida del partito. Spindelegger mantiene inoltre l’incarico di ministro degli Esteri che già aveva con Proell. Dopo la nomina all’inizio della settimana i ministri e i sottosegretari Oevp hanno prestato giuramento il 21 aprile davanti al presidente Heinz Fischer. Alle Finanze al posto di Proell va per la prima volta una donna, Maria Fekter, finora ministro degli Interni. Beatrix Karl passa invece dalla Scienza alla Giustizia e Karl Heinz Toechterle le succede alla Scienza. Agli Interni va un’altra donna, Johanna Mikl-Leitner.

Wolfgang Waldner diventa sottosegretario agli Esteri e Kurz, finora capo dell’organizzazione giovanile dell’Oevp, all’Integrazione. I commentatori sono divisi sulla nuova matricola: chi loda l’arrivo di giovani al governo, chi giudica avventuroso affidare a un inesperto un settore così sensibile, chi mette in guardia contro la politica spettacolo. Qualcuno trova anche analogie con un precedente fenomeno politico, l’ex ministro delle Finanze nel governo conservatore di Wolfgang Schuessel, Karl-Heinz Grasser, all’epoca giovane star con moglie glamour (l’ereditiera del cristallo Fiona Swarowski), travolto nel frattempo da uno scandalo di sospetti illeciti finanziari proprio quando era alle Finanze. Dall’opposizione un coro di critiche alla giovane età di Kurz (che in tedesco vuol dire “corto”) e anche sulla rete si è formata una comunità di oppositori che non approvano che uno studente di legge guadagni 14.688 euro al mese. Quasi in 30 mila hanno aderito su Facebook alla protesta anti-Kurz (contro solo 750 sostenitori).

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