L'albero che dà speranza al Giappone
MondoL'unico pino miracolosamente sopravvissuto allo tsunami che ha travolto un'intera pineta (e il Paese) diventa il simbolo della voglia di ricostruzione dopo il disastro. GUARDA I VIDEO
Tsunami Giappone: news, foto e video. Lo speciale
Terremoto in Giappone: tutte le foto
Il video dell'onda anomala
di Raffaele Mastrolonardo
Lo hanno ribattezzato “albero del miracolo” o “albero della speranza” ed è presto diventato un tronco a cui gli abitanti di una cittadina giapponese hanno scelto di aggrapparsi simbolicamente dopo il disastro dello tsunami. Alto una decina di metri, ammaccato ma ancora ben piantato sul terreno è infatti l'unico esemplare rimasto degli oltre 70 mila che si trovavano ridosso della spiaggia di Rikuzentakata, centro di 23 mila abitanti nel nord est del Giappone. Primo ostacolo incontrato dall'onda anomala seguita al terremoto dell'11 marzo scorso, la pineta è stata spazzata via così come il resto della città che ha perso il 10 per cento della sua popolazione.
Lo tsunami si abbatte su Rikuzentakata
In questa situazione drammatica la scoperta del'unico pino che è riuscito a resistere all'urto del mare è stata salutata come un evento “miracoloso” e l'albero è diventato un po' il simbolo della volontà di rinascita della città. Anche per questo, pur nelle difficoltà attuali, si cerca di garantire al vegetale la sopravvivenza. Ha resistito allo tsunami ma ha bisogno di cure: i rami più bassi sono stati strappati e il terreno intorno alle sue radici si è impregnato di acqua salata, agenti chimici e petrolio che ne mettono a repentaglio la salute.
Un servizio giapponese sull'albero del “miracolo”
Un video sul pino sopravvissuto
L'attenzione per il pino “della speranza” si spiega anche con il profondo legame che ha sempre unito Rikuzentakata a quel bosco a ridosso del mare. La pineta, che sorgeva alle spalle di una spiaggia di sabbia bianca lunga due chilometri, era stata piantata tre secoli fa per proteggere il villaggio dal vento, dalle onde e dall'erosione dell'oceano. Inserita qualche anno addietro dal governo tra i cento paesaggi più belli del Giappone, il luogo era diventato nel tempo un'attrazione per i turisti. Tanto che lo scorso anno, secondo l'Associazione turistica di Iwate, la prefettura nella quale si trova la cittadina, aveva richiamato oltre un milione di visitatori.
La costa giapponese colpita dallo tsunami prima e dopo il disastro.
Quel che resta della foresta oggi lo rivelano le foto del territorio prima e dopo l'impatto dell'onda. Poco o nulla, d'altronde, è sopravvissuto anche del resto della città che - lo rivela un toccante reportage del Wall Street Journal - soffriva economicamente e veniva abbandonata dai giovani anche prima del disastro e ora, nonostante gli sforzi del sindaco per convincere i sopravvissuti a restare, rischia di spopolarsi ulteriormente.
Rikuzentakata dopo lo tsunami
Un servizio di Al Jazeera su Rikuzentakata
Un altro servizio sulla città dopo il disastro
Terremoto in Giappone: tutte le foto
Il video dell'onda anomala
di Raffaele Mastrolonardo
Lo hanno ribattezzato “albero del miracolo” o “albero della speranza” ed è presto diventato un tronco a cui gli abitanti di una cittadina giapponese hanno scelto di aggrapparsi simbolicamente dopo il disastro dello tsunami. Alto una decina di metri, ammaccato ma ancora ben piantato sul terreno è infatti l'unico esemplare rimasto degli oltre 70 mila che si trovavano ridosso della spiaggia di Rikuzentakata, centro di 23 mila abitanti nel nord est del Giappone. Primo ostacolo incontrato dall'onda anomala seguita al terremoto dell'11 marzo scorso, la pineta è stata spazzata via così come il resto della città che ha perso il 10 per cento della sua popolazione.
Lo tsunami si abbatte su Rikuzentakata
In questa situazione drammatica la scoperta del'unico pino che è riuscito a resistere all'urto del mare è stata salutata come un evento “miracoloso” e l'albero è diventato un po' il simbolo della volontà di rinascita della città. Anche per questo, pur nelle difficoltà attuali, si cerca di garantire al vegetale la sopravvivenza. Ha resistito allo tsunami ma ha bisogno di cure: i rami più bassi sono stati strappati e il terreno intorno alle sue radici si è impregnato di acqua salata, agenti chimici e petrolio che ne mettono a repentaglio la salute.
Un servizio giapponese sull'albero del “miracolo”
Un video sul pino sopravvissuto
L'attenzione per il pino “della speranza” si spiega anche con il profondo legame che ha sempre unito Rikuzentakata a quel bosco a ridosso del mare. La pineta, che sorgeva alle spalle di una spiaggia di sabbia bianca lunga due chilometri, era stata piantata tre secoli fa per proteggere il villaggio dal vento, dalle onde e dall'erosione dell'oceano. Inserita qualche anno addietro dal governo tra i cento paesaggi più belli del Giappone, il luogo era diventato nel tempo un'attrazione per i turisti. Tanto che lo scorso anno, secondo l'Associazione turistica di Iwate, la prefettura nella quale si trova la cittadina, aveva richiamato oltre un milione di visitatori.
La costa giapponese colpita dallo tsunami prima e dopo il disastro.
Quel che resta della foresta oggi lo rivelano le foto del territorio prima e dopo l'impatto dell'onda. Poco o nulla, d'altronde, è sopravvissuto anche del resto della città che - lo rivela un toccante reportage del Wall Street Journal - soffriva economicamente e veniva abbandonata dai giovani anche prima del disastro e ora, nonostante gli sforzi del sindaco per convincere i sopravvissuti a restare, rischia di spopolarsi ulteriormente.
Rikuzentakata dopo lo tsunami
Un servizio di Al Jazeera su Rikuzentakata
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