Premio Pulitzer, ProPublica vince di nuovo
MondoAnche nel 2011 il sito di informazione online si aggiudica il premio giornalistico per un'inchiesta su Wall Street. I giganti della carta stampata ottengono i riconoscimenti principali
Assegnati i Pulitzer per il 2011. E, notizia nella notizia, anche quest’anno a portare a casa l’ambito premio del giornalismo americano assegnato dalla Columbia University di New York è un sito di informazione online, ProPublica. Che ha battuto la concorrenza della carta stampata aggiudicandosi il primo posto nella categoria nazionale con una serie di articoli e approfondimenti sul mondo della finanza, "The Wall Street Money Machine", apparsi solo sul web. Nel 2010, invece, ProPublica, con i suoi 32 reporter specializzati nelle notizie sul no profit, era stato premiato nella categoria del giornalismo investigativo.
Ma le novità dell’edizione 2011 degli Oscar del giornalismo non finiscono qui. Quest’anno non è stato assegnato il premio per il "breaking news reporting" e, per la prima volta, le grandi testate della stampa americana non si sono aggiudicate tutti i premi messi in palio. Ma molti riconoscimenti li hanno ottenuti anche le testate minori.
Due premi al New York Times, quello per il miglior commento e il miglior servizio estero sulla Russia nel 2010. E due al Los Angeles Times, il più diffuso quotidiano della California, che si è aggiudicato il principale, quello per il “Public Service” con un’inchiesta sulla corruzione finanziaria nella città di Bell, in California, e quello per il servizio fotografico. Il Washington Post ha invece vinto il Pulitzer per la “breaking news” in fotografia, per l’ottima copertura del terremoto ad Haiti. Il miglior editoriale, sulla riforma sanitaria voluta da Barack Obama, è andato invece al Wall Street Journal, che ha avuto il suo primo riconoscimento da quando è stato acquistato da Rupert Murdoch.
Tra le testate minori, invece, il premio per il giornalismo di approfondimento se l’è aggiudicato il Milwaukee Journal Sentinel. Per il giornalismo investigativo il Sarasota Herald Tribune e per il giornalismo locale il Chicago Sun Times. Per la critica il Boston Globe e per l’editoriale in fumetto il Denver Post. Infine il miglior articolo in assoluto è stato firmato da una giornalista dello Star Ledger di Newark.
Ma le novità dell’edizione 2011 degli Oscar del giornalismo non finiscono qui. Quest’anno non è stato assegnato il premio per il "breaking news reporting" e, per la prima volta, le grandi testate della stampa americana non si sono aggiudicate tutti i premi messi in palio. Ma molti riconoscimenti li hanno ottenuti anche le testate minori.
Due premi al New York Times, quello per il miglior commento e il miglior servizio estero sulla Russia nel 2010. E due al Los Angeles Times, il più diffuso quotidiano della California, che si è aggiudicato il principale, quello per il “Public Service” con un’inchiesta sulla corruzione finanziaria nella città di Bell, in California, e quello per il servizio fotografico. Il Washington Post ha invece vinto il Pulitzer per la “breaking news” in fotografia, per l’ottima copertura del terremoto ad Haiti. Il miglior editoriale, sulla riforma sanitaria voluta da Barack Obama, è andato invece al Wall Street Journal, che ha avuto il suo primo riconoscimento da quando è stato acquistato da Rupert Murdoch.
Tra le testate minori, invece, il premio per il giornalismo di approfondimento se l’è aggiudicato il Milwaukee Journal Sentinel. Per il giornalismo investigativo il Sarasota Herald Tribune e per il giornalismo locale il Chicago Sun Times. Per la critica il Boston Globe e per l’editoriale in fumetto il Denver Post. Infine il miglior articolo in assoluto è stato firmato da una giornalista dello Star Ledger di Newark.