Su Twitter le comunicazioni tra i caccia in volo sulla Libia

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Informazioni che le autorità militari custodiscono gelosamente sono alla portata di tutti grazie ad alcuni radioamatori che in queste ore stanno captando le trasmissioni in chiaro fra le torri di controllo e gli aerei. E postano tutto su Internet

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La guerra ai tempi di Internet. Finiscono su Twitter le comunicazioni tra gli aerei della missione internazionale in Libia. Informazioni che le autorità militari custodiscono gelosamente sono alla portata di tutti grazie ai radioamatori che, da una postazione in Olanda, captano le trasmissioni in chiaro fra le torri di controllo e i jet in volo, per poi postare nomi in codice, posizione e movimenti sul popolare sito di microblogging. C'è l'utente che si fa chiamare Frequency Monitor Centre the Netherlands, c'è UHF Satcom che twitta dall'Inghilterra, c'è poi Oldcrow. Si scambiano informazioni e provano a svelare qualche retroscena.

L'obiettivo principale, ha raccontato Huub, ex membro delle forze armate olandesi, "è ascoltare la verità” escludendo la propaganda militare o politica". La formula vincente, ha sottolineato il radioperatore, sta nella combinazione fra "l'informazione libera e globale su Internet e le informazioni che ricevo dall'etere".

Negli ultimi due giorni, Huub ha postato notizie su diversi aerei in missione, compresi due Tornado italiani in volo verso Trapani, una coppia di F-16 americani sulla rotta di Sigonella, in Sicilia, e un aereo-cisterna inglese che stava lasciando lo spazio aereo francese dopo aver rifornito cinque Eurofighter. Non solo, fra gli intercettati c'è anche il leggendario “Commando Solo”, l'aereo delle forze americane specializzato in guerra psicologica e attività propagandistica.

Ascoltando le trasmissioni ad alta frequenza, Huub ha seguito i movimenti in cielo del velivolo -un EC-130J, versione modificata dell'Hercules- la cui partecipazione alla missione "Odyssey Dawn" in Libia è stata confermata da un ufficiale del Pentagono, il vice ammiraglio Bill Gortney. Quest'ultimo, tuttavia, ha sottolineato di "non essere autorizzato a parlare delle comunicazioni radio". A farlo, si legge sulla rivista Wired, ci ha pensato il radioamatore olandese, che ha reso pubblica una delle comunicazioni captate. Una voce maschile -in inglese, francese e arabo- invita le navi libiche a "non lasciare il porto. Le forze del regime di Gheddafi stanno violando una risoluzione Onu che impone di mettere fine alle ostilità nel vostro Paese. Se tenterete di lasciare il porto, verrete attaccati e distrutti immediatamente".

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