Germania, domenica agrodolce per la Merkel
MondoAppuntamento elettorale nella Sassonia Anhalt. La Cdu della Cancelliera resta il partito con più voti, ma perde oltre tre punti e si vede costretta ad aprire alla Spd per una grande coalizione
La Cdu della cancelliera Angela Merkel ha perso terreno nella Sassonia-Anhalt (nell'ex Germania dell'Est), dove si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Parlamento, ma si è comunque confermata il partito più forte della regione dell'ex Germania dell'Est, dove probabilmente si va adesso verso una Grande Coalizione bis con i socialdemocratici della Spd. I conservatori del Land hanno ottenuto, secondo i primi exit poll, il 32,9% dei voti, perdendo 3,3 punti rispetto al 36,2% delle elezioni precedenti, nel marzo 2006. Un risultato, questo, che sommato al 21,5% messo a segno dalla Spd (21,4% nel 2006) dà all'attuale coalizione di governo la maggioranza del 54,4% (57,6% nel 2005).
Per il partito della Merkel, tuttavia, si tratta pur sempre di una battuta d'arresto, che segue la pesante sconfitta del 20 febbraio scorso nella città-Land di Amburgo (nord), dove governava insieme ai Verdi e dove è stata spazzata via dopo 10 anni dalla Spd. Le elezioni odierne, quindi, anche se meno importanti di quelle di domenica prossima nel Baden-Wuerttemberg (sud), confermano il momento negativo per i conservatori tedeschi, che sembrano disposti a tutto pur di superare gli appuntamenti elettorali del 2011. A partire dalla recente decisione di chiudere sette dei 17 impianti nucleari del paese di fronte al disastro in Giappone.
La Sassonia-Anhalt non ospita alcun reattore, ma sembra che anche in questo Land - oltre ai temi di carattere locale, come l'elevato tasso di disoccupazione - abbia pesato l'acceso dibattito sull'energia atomica in Germania. I Verdi, infatti, sono riusciti a entrare nel Parlamento regionale con il 6,8% dei voti - quasi il doppio del 3,6% del 2006 - probabilmente sottraendo potenziali elettori proprio alla Cdu. Sull'altro piatto della bilancia, con il suo 21,5% (21,4% nel 2006) la Spd non è riuscita - come sperava - a sorpassare la Linke (sinistra radicale), anche se quest'ultima è passata dal 24,1% del 2006 al 23,4%. Ma il capogruppo dei socialdemocratici al Bundestag, Frank-Walter Steinmeier, ha comunque definito il risultato "incoraggiante", commentando che "Spd e Verdi hanno una possibilità concreta di andare al governo nel Baden-Wuerttemberg" dopo le elezioni di domenica prossima.
Ed è proprio questo l'appuntamento più importante per la Merkel. Nel Baden-Wuerttemberg la Cdu è al governo da circa 60 anni (attualmente insieme alla Fdp) e qui si trovano due dei sette impianti atomici chiusi temporaneamente dalla leader conservatrice. E il 27 marzo, difficilmente la Cdu troverà un appoggio nei liberaldemocratici (Fdp), che oggi hanno subito una dura sconfitta nella Sassonia-Anhalt (non hanno raggiunto la soglia di sbarramento del 5% e usciranno dal Parlamento regionale) e che hanno appena il 5% dei voti a livello federale (secondo gli ultimi sondaggi) contro il 14,6% ottenuto alle politiche del settembre 2009. Per la Merkel, quindi, si profila un'altra domenica di fuoco.
Per il partito della Merkel, tuttavia, si tratta pur sempre di una battuta d'arresto, che segue la pesante sconfitta del 20 febbraio scorso nella città-Land di Amburgo (nord), dove governava insieme ai Verdi e dove è stata spazzata via dopo 10 anni dalla Spd. Le elezioni odierne, quindi, anche se meno importanti di quelle di domenica prossima nel Baden-Wuerttemberg (sud), confermano il momento negativo per i conservatori tedeschi, che sembrano disposti a tutto pur di superare gli appuntamenti elettorali del 2011. A partire dalla recente decisione di chiudere sette dei 17 impianti nucleari del paese di fronte al disastro in Giappone.
La Sassonia-Anhalt non ospita alcun reattore, ma sembra che anche in questo Land - oltre ai temi di carattere locale, come l'elevato tasso di disoccupazione - abbia pesato l'acceso dibattito sull'energia atomica in Germania. I Verdi, infatti, sono riusciti a entrare nel Parlamento regionale con il 6,8% dei voti - quasi il doppio del 3,6% del 2006 - probabilmente sottraendo potenziali elettori proprio alla Cdu. Sull'altro piatto della bilancia, con il suo 21,5% (21,4% nel 2006) la Spd non è riuscita - come sperava - a sorpassare la Linke (sinistra radicale), anche se quest'ultima è passata dal 24,1% del 2006 al 23,4%. Ma il capogruppo dei socialdemocratici al Bundestag, Frank-Walter Steinmeier, ha comunque definito il risultato "incoraggiante", commentando che "Spd e Verdi hanno una possibilità concreta di andare al governo nel Baden-Wuerttemberg" dopo le elezioni di domenica prossima.
Ed è proprio questo l'appuntamento più importante per la Merkel. Nel Baden-Wuerttemberg la Cdu è al governo da circa 60 anni (attualmente insieme alla Fdp) e qui si trovano due dei sette impianti atomici chiusi temporaneamente dalla leader conservatrice. E il 27 marzo, difficilmente la Cdu troverà un appoggio nei liberaldemocratici (Fdp), che oggi hanno subito una dura sconfitta nella Sassonia-Anhalt (non hanno raggiunto la soglia di sbarramento del 5% e usciranno dal Parlamento regionale) e che hanno appena il 5% dei voti a livello federale (secondo gli ultimi sondaggi) contro il 14,6% ottenuto alle politiche del settembre 2009. Per la Merkel, quindi, si profila un'altra domenica di fuoco.