Daniel Domscheit-Berg, ex braccio destro dell'hacker australiano, ha raccontato in un libro la sua esperienza di lavoro all'interno dell'organizzazione. Ecco un estratto del volume in cui viene ricostruito il litigio che ha portato al suo allontanamento
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L'estratto fa riferimento a un episodio del 25 agosto 2010: un problema tecnico al sistema informatico contribuisce ad alimentare un clima di tensione che porterà alla rottura definitiva tra Julian Assange e Daniel Domscheit-Berg, portavoce di Wikileaks.
Il giorno dopo su Newsweek comparve un articolo, nel quale si parlava di «contrasti interni» a WL. Non sapevo ancora nulla di quell’articolo, fin quando ne parlò Julian in chat nel pomeriggio. Era dell'opinione che avessi messo in giro io quella voce. Non avevo mai parlato con il reporter del Newsweek, non lo conoscevo neppure. All'inizio volevo chiedere a Julian quali fossero i nostri patti con i media per quanto riguardava le previste rivelazioni sull’Iraq.
Daniel: che accordi abbiamo preso sull’iraq? ho bisogno di sapere che piani abbiamo e quali sono i vincoli
Julian: «Una persona in stretto contatto con altri attivisti di WikiLeaks sparsi per l’Europa, che ha chiesto di rimanere anonima data la delicatezza dell’argomento, sostiene che molti di loro sono segretamente preoccupati che Assange abbia continuato a spargere accuse non dimostrate di condotta sleale e ad alludere, senza provarle, a cospirazioni ai suoi danni. Fonti interne dicono che varie persone affiliate al sito starebbero già discutendo la possibilità di persuadere il leader a farsi da parte o, in caso non dovessero riuscirci, persino di espellerlo.»
Daniel: e io cosa c’entro? Daniel: e da dove viene?
Julian: perché pensi che abbia a che fare con te?
Daniel: probabilmente perché stai insinuando che sia stato io
Daniel: ma a parte questo non penso più o meno niente
Daniel: come ci siamo già detti ieri, questa è una discussione continua su cui un bel po' di gente si è detta preoccupata
Daniel: dovresti affrontare la situazione piuttosto che cercare di sparare sull’unica persona che si prende il disturbo di essere onesta nei tuoi confronti su questa faccenda
(...)
Daniel: deciditi ad affrontare il fatto che non godi più di molta fiducia all’interno
Daniel: e che negare tutto o ignorarla come se fosse una campagna contro di te non cambierà il fatto che si tratta solo di una conseguenza delle tue azioni
Daniel: e non delle mie
Julian: quanta gente è rappresentata da quelle chat private? e che ruoli hanno dentro il CCC? (Il Chaos Communication Congress è il raduno degli attivisti hacker e informatici, che si svolge ogni anno tra Natale e Capodanno al Berlin Congress Centre, organizzato dal Chaos Computer Club. Ndr).
Daniel: prova a immaginartelo
Daniel: non voglio nemmeno pensare a tutta la gente che ti rispettava e che ora mi ha detto che si sente delusa dalle tue reazioni
Daniel: ho provato a parlartene, ma nella tua arroganza te ne sei fregato
Daniel: quindi adesso sono io a fregarmene
Daniel: a parte questo, ti ho fatto delle domande e mi servono delle risposte
Daniel: per esempio, che accordi abbiamo preso
Daniel: ho bisogno di saperlo per poter continuare a lavorare
Daniel: continui a bloccare il lavoro delle altre persone
Julian: quanta gente è rappresentata da quelle chat private? e che ruoli hanno dentro il CCC?
Daniel: comincia a rispondere alle mie domande
Julian: questo non è un quid-pro-quo
Julian: ti rifiuti di rispondermi?
Daniel: ti ho già detto che non capisco perché dovrei continuare a risponderti solo perché vuoi delle risposte, ma allo stesso tempo ti rifiuti di rispondere a qualunque domanda io ti faccia
Daniel: non sono un cane che tu possa comandare a tuo piacimento
Julian: sto indagando su una grave violazione della sicurezza. Ti rifiuti di rispondere?
Daniel: sto indagando su una grave violazione della fiducia. Ti rifiuti di rispondere?
Julian: non è vero. Questa conversazione l’ho iniziata io. Rispondi alle mie domande per favore
Daniel: sono io che l’ho iniziata
Daniel: se vai all’inizio
Daniel: già due volte
Daniel: voglio sapere quali sono gli accordi riguardo all’iraq
Julian: è una questione procedurale. Non fare giochetti con me
Daniel: smettila di sparare sui messaggeri Julian: ne ho abbastanza
Daniel: idem, e non parlo solo per me
Julian: se non rispondi alle mie domande, sarai espulso
Daniel: non sei il re o il dio di nessuno
Daniel: e in questo momento non stai nemmeno assolvendo il tuo ruolo di leader
Daniel: un leader comunica e alimenta la fiducia che gli altri hanno in lui
Daniel: tu stai facendo esattamente il contrario
Daniel: ti comporti come una specie di imperatore o di mercante di schiavi
Julian: sei sospeso per un mese con decorrenza immediata
Daniel: ah ah
Daniel: bene
Daniel: e come mai?
Daniel: e soprattutto chi lo dice?
Daniel: tu? Un'altra decisione arbitraria?
Julian: se vuoi opporti, sarai sentito martedì
Daniel: AH AH AH AH
Daniel: forse ha ragione chi dice che sei fuori di testa j
Daniel: dovresti farti aiutare
Julian: sarai sentito da un giurì d'onore composto di tuoi pari
Julian: sei sospeso per slealtà, insubordinazione e destabilizzazione in tempo di crisi.
Nb: Gli errori di battitura e di altro genere sono presenti nel testo originale della chat.
© Ullstein Buchverlage GmbH, Berlin 2011
© Daniel Domscheit-Berg, 2011
© 2011 by Marsilio Editori
Tratto da Daniel Domscheit-Berg, Inside Wikileaks, Marsilio, pp. 299, euro 18,50.
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Il giorno dopo su Newsweek comparve un articolo, nel quale si parlava di «contrasti interni» a WL. Non sapevo ancora nulla di quell’articolo, fin quando ne parlò Julian in chat nel pomeriggio. Era dell'opinione che avessi messo in giro io quella voce. Non avevo mai parlato con il reporter del Newsweek, non lo conoscevo neppure. All'inizio volevo chiedere a Julian quali fossero i nostri patti con i media per quanto riguardava le previste rivelazioni sull’Iraq.
Daniel: che accordi abbiamo preso sull’iraq? ho bisogno di sapere che piani abbiamo e quali sono i vincoli
Julian: «Una persona in stretto contatto con altri attivisti di WikiLeaks sparsi per l’Europa, che ha chiesto di rimanere anonima data la delicatezza dell’argomento, sostiene che molti di loro sono segretamente preoccupati che Assange abbia continuato a spargere accuse non dimostrate di condotta sleale e ad alludere, senza provarle, a cospirazioni ai suoi danni. Fonti interne dicono che varie persone affiliate al sito starebbero già discutendo la possibilità di persuadere il leader a farsi da parte o, in caso non dovessero riuscirci, persino di espellerlo.»
Daniel: e io cosa c’entro? Daniel: e da dove viene?
Julian: perché pensi che abbia a che fare con te?
Daniel: probabilmente perché stai insinuando che sia stato io
Daniel: ma a parte questo non penso più o meno niente
Daniel: come ci siamo già detti ieri, questa è una discussione continua su cui un bel po' di gente si è detta preoccupata
Daniel: dovresti affrontare la situazione piuttosto che cercare di sparare sull’unica persona che si prende il disturbo di essere onesta nei tuoi confronti su questa faccenda
(...)
Daniel: deciditi ad affrontare il fatto che non godi più di molta fiducia all’interno
Daniel: e che negare tutto o ignorarla come se fosse una campagna contro di te non cambierà il fatto che si tratta solo di una conseguenza delle tue azioni
Daniel: e non delle mie
Julian: quanta gente è rappresentata da quelle chat private? e che ruoli hanno dentro il CCC? (Il Chaos Communication Congress è il raduno degli attivisti hacker e informatici, che si svolge ogni anno tra Natale e Capodanno al Berlin Congress Centre, organizzato dal Chaos Computer Club. Ndr).
Daniel: prova a immaginartelo
Daniel: non voglio nemmeno pensare a tutta la gente che ti rispettava e che ora mi ha detto che si sente delusa dalle tue reazioni
Daniel: ho provato a parlartene, ma nella tua arroganza te ne sei fregato
Daniel: quindi adesso sono io a fregarmene
Daniel: a parte questo, ti ho fatto delle domande e mi servono delle risposte
Daniel: per esempio, che accordi abbiamo preso
Daniel: ho bisogno di saperlo per poter continuare a lavorare
Daniel: continui a bloccare il lavoro delle altre persone
Julian: quanta gente è rappresentata da quelle chat private? e che ruoli hanno dentro il CCC?
Daniel: comincia a rispondere alle mie domande
Julian: questo non è un quid-pro-quo
Julian: ti rifiuti di rispondermi?
Daniel: ti ho già detto che non capisco perché dovrei continuare a risponderti solo perché vuoi delle risposte, ma allo stesso tempo ti rifiuti di rispondere a qualunque domanda io ti faccia
Daniel: non sono un cane che tu possa comandare a tuo piacimento
Julian: sto indagando su una grave violazione della sicurezza. Ti rifiuti di rispondere?
Daniel: sto indagando su una grave violazione della fiducia. Ti rifiuti di rispondere?
Julian: non è vero. Questa conversazione l’ho iniziata io. Rispondi alle mie domande per favore
Daniel: sono io che l’ho iniziata
Daniel: se vai all’inizio
Daniel: già due volte
Daniel: voglio sapere quali sono gli accordi riguardo all’iraq
Julian: è una questione procedurale. Non fare giochetti con me
Daniel: smettila di sparare sui messaggeri Julian: ne ho abbastanza
Daniel: idem, e non parlo solo per me
Julian: se non rispondi alle mie domande, sarai espulso
Daniel: non sei il re o il dio di nessuno
Daniel: e in questo momento non stai nemmeno assolvendo il tuo ruolo di leader
Daniel: un leader comunica e alimenta la fiducia che gli altri hanno in lui
Daniel: tu stai facendo esattamente il contrario
Daniel: ti comporti come una specie di imperatore o di mercante di schiavi
Julian: sei sospeso per un mese con decorrenza immediata
Daniel: ah ah
Daniel: bene
Daniel: e come mai?
Daniel: e soprattutto chi lo dice?
Daniel: tu? Un'altra decisione arbitraria?
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Daniel: AH AH AH AH
Daniel: forse ha ragione chi dice che sei fuori di testa j
Daniel: dovresti farti aiutare
Julian: sarai sentito da un giurì d'onore composto di tuoi pari
Julian: sei sospeso per slealtà, insubordinazione e destabilizzazione in tempo di crisi.
Nb: Gli errori di battitura e di altro genere sono presenti nel testo originale della chat.
© Ullstein Buchverlage GmbH, Berlin 2011
© Daniel Domscheit-Berg, 2011
© 2011 by Marsilio Editori
Tratto da Daniel Domscheit-Berg, Inside Wikileaks, Marsilio, pp. 299, euro 18,50.
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