Il giornalista di Repubblica Pietro Del Re è riuscito a entrare in Libia dal confine egiziano. La zona est del Paese è stata liberata dagli insorti, spiega. E aggiunge: "La gente mi chiede di parlare della loro rivoluzione". LA TESTIMONIANZA
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La Libia è nel caos. Le notizie, frammentarie, raccontano di una rivolta violenta che dall'Est del Paese ha conquistato anche la capitale Tripoli. Centinaia di vittime e feriti e una folla di manifestanti che aumenta di ora in ora.
La censura di Gheddafi, però, ha da giorni staccato la spina alla Rete e varcare i confini del Paese è pressoché impossibile alla stampa straniera.
L'inviato del quotidiano la Repubblica Pietro Del Re però, è riuscito a farsi spazio nelle strette maglie della censura ed è entrato nel Paese, nonostante fosse senza visto. "Sono passato dal confine con l'Egitto" racconta a SkyTG24 e, come riportato nell'articolo pubblicato sul giornale diretto da Ezio Mauro, spiega di come il doganiere libico lo abbia invitato a entrare in Libia per "raccontare la loro rivoluzione e i loro martiri".
Ma la situazione, anche per i cronisti non è facile. Occorre inseguire le "voci che si rincorrono in questi giorni di black out mediatico - dichiara l'inviato - Alcune sono false, altre, invece, si rivelano drammaticamente vere come la notizia dei raid aerei che lunedì 21 febbraio avrebbero fatto almeno 250 vittime a Tripoli".
Del Re si trova nella zona Est del Paese e, spiega, "qui, il regime di Gheddafi è finito". Quanto al presunto giallo sulla fuga del rais, voci raccontano che il Colonnello sarebbe in fuga verso il sud Paese "pronto a riparare in qualche stato africano". Nella mattinata, però, il leader libico è apparso in video per annunciare: "Non sono fuggito, sono qui a Tripoli".
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