Nelle strade della capitale la situazione torna rovente e la violenza ha ripreso il sopravvento. In centro colonne di fumo e sirene a tutto spiano. Incerto il numero delle vittime e dei feriti. VIDEO E FOTO
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La polizia ha da poco cominciato a sparare in centro a Tunisi, prima con colpi isolati a poi a ripetizione, in Rue de la Libertè, poco lontano dalla centralissima Avenue Burghiba. Lo riferiscono alcuni testimoni. Nel centro cittadino si vedono nubi di fumo e si sentono le sirene delle ambulanze. Si sentono anche i richiami dei muezzin.
Dopo gli scontri della notte scorsa a Tunisi, dove i contestatori del governo erano scesi in piazza violando il coprifuoco, diverse centinaia di persone sono tornate a radunarsi nel centro della capitale per una nuova manifestazione di protesta: i dimostranti si sono raccolti davanti all'ambasciata di Francia, presidiata dall'Esercito, e hanno tentato di marciare verso la Media, la città vecchia, lungo il grande viale intitolato al defunto presidente Habib Bourguiba. Sono però intervenute le forze speciali della polizia, che hanno disperso la folla con un fitto lancio di gas lacrimogeno. Gli agenti in assetto anti-sommossa hanno poi circondato e isolato il quartier generale della “Ugtt”, il principale sindacato locale, schieratosi con i manifestanti.
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