Assange: "Centomila persone hanno i file segreti"

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Durante la chat con il Guardian, Mr Wikileaks avverte: i documenti sono stati inviati a molti utenti. E aggiunge: in caso di pericolo, invieremo una chiave per decriptarli in modo da renderli leggibili. Intanto, anche il sito svizzero non è più operativo

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L'archivio dei documenti di Wikileaks è stato consegnato in forma criptata a più di 100mila persone in diversi Paesi.
Julian Assange, rispondendo alle domande dei lettori del Guardian, è piuttosto netto: "Se succede qualcosa a noi e non dovessimo essere più raggiungibili - ha spiegato il fondatore di Wikileaks - una chiave elettronica (per decriptare i documenti, ndr) verrebbe inviata via web e i file sarebbero resi leggibili. La storia vincerà. Riusciremo a sopravvivere? Dipende da voi".

Il botta e risposta con gli elettori - Nessuno sa di preciso dove si trovi. L'Interpol gli dà la caccia per una denuncia di stupro mentre i governi di mezzo mondo lo vorrebbero vedere in manette per aver pubblicato online migliaia di documenti riservati. Ma Mr. Wikileaks, nonostante tutto, cerca di tornare a fare sentire la sua voce. E lo fa dal sito del Guardian dove interviene in chat rispondendo alle domande dei lettori.
L'inizio della chat era previsto per le 14 del 3 dicembre ma, a causa dell'eccesso di contatti, il sito del quotidiano inglese è stato a lungo irragiungibile, con poche finestre temporali in cui si potevano postare domande. Dall'account twitter del quotidiano la redazione si è scusata e ha spiegato che le domande raccolte fino a quel  momento (circa 900) sono state sottoposte ad Assange per le sue risposte.
Dopo qualche decina di minuti è apparsa online una pagina con le prime risposte di Assange. Il fondatore di Wikileaks racconta che gli piacerebbe poter tornare in Australia, ma sa che le autorità del suo paese stanno collaborando con gli Stati Uniti per fermarlo. Attribuisce poi il merito delle scoperte a Bradley Manning, l'uomo che gli avrebbe passato tutti i files. Nega che le sue rivelazioni abbiano mai messo in pericolo qualcuno. Rispondendo poi a uno lettore che gli chiedeva l'esistenza di eventuali dispacci segreti sugli UFO, Assange si dice un po' scocciato dalla mole di materiale, spesso autoprodotto, che riceva da chi lo vuole convincere dell'esistenza di extraterrestri. Ma ammette che nei files ancora da pubblicare, effettivamente, si parla anche di oggetti volanti non identificati

E il dominio svizzero non è più attivo - Intanto, un altro giallo si lega alla vicenda dei documenti rubati all'amministrazione americana. Il dominio svizzero 'wikileaks.ch' non è infatti più attivo.
Il sito di Julian Assange ha trasferito il suo indirizzo in Germania con 'wikileaks.de', in Finlandia con 'wikileaks.fi' e in Olanda con 'wikileaks.nl'.
Lo hanno annunciato i gestori di Wikileaks su Twitter. Il dominio originario 'wikileaks.org' era stato eliminato alle 4 del mattino ora italiana da everydns.net, uno dei più grandi siti che forniscono gratuitamente dominii Internet. Anche l'estensione italiana 'wikileaks.it' risulta già acquistata.

Tutti i video sui documenti di WikiLeaks

 



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