Mr. WikiLeaks è ricercato dall'Interpol. La vicenda risale alla scorsa estate quando due ragazze lo hanno denunciato alla polizia di Stoccolma. Lui si difende: "Rapporti consenzienti". La tesi dell'avvocato: "Un incidente con il profilattico"
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Ha diffuso via Internet migliaia di file riservati che stanno facendo tremare i Governi di mezzo mondo. Ma per la polizia internazionale Julian Assange, 39 anni, è ricercato per due denunce: una di stupro, l'altra di molestie sessuali. “Si è trattato di un rapporto sessuale consenziente in cui si è rotto il preservativo”, è la tesi dell'avvocato del fondatore di WikiLeaks.
Gli episodi sospetti - Tutto ha inizio lo scorso 20 agosto in Svezia quando due ragazze, i cui nomi non sono stati resi noti, si presentano alla polizia di Stoccolma per denunciare Julian Assange. La prima sostiene di essere stata stuprata il 14 agosto dopo un seminario tenuto dal fondatore di WikiLeaks. Due giorni dopo sarebbero invece avvenute le molestie sessuali nei confronti di un'altra ragazza che avrebbe ospitato lo stesso Assange durante la sua permanenza in Svezia.
I rapporti senza preservativo - Entrambe le donne, scrive il Guardian, avrebbero raccontato di avere avuto relazioni sessuali consensuali con l'hacker australiano ma entrambe parlano anche di “un incidente non consensuale in cui Assange avrebbe fatto sesso con loro senza usare il preservativo”. Prima di andare dalla polizia pare che le ragazze avrebbero chiesto ad Assange – ottenendo una risposta negativa – di fare dei test fisici per tranquillizzarle su eventuali rischi.
Il mandato di cattura - E' a quel punto che la polizia spicca un mandato di cattura per stupro. I media lanciano subito la notizia ma poco dopo il procuratore capo di Stoccolma interviene annullando l'ordine: “Non penso che ci siano ragioni per sospettare che Assange abbia commesso una violenza sessuale”.
La difesa di Assange - Lo stesso Assange nel frattempo si difende. Prima via Twitter, poi in un'intervista a un quotidiano svedese al quale racconta di “non avere mai avuto rapporti sessuali che non fossero consensuali”. Interviene anche l'avvocato Mark Stephens per spiegare che in uno dei due casi si è trattato solo di un preservativo rotto durante il rapporto. In un'altra intervista a un quotidiano svedese, la ragazza che ha denunciato le molestie ha rilanciato le sue accuse: “Quello che è iniziato come sesso volontario è diventato un’aggressione. L’altra donna voleva denunciare uno stupro. Io ho dato la mia versione dei fatti come testimonianza per la sua storia, per sostenerla".
Ricercato in tutto il mondo - Il 18 novembre la parola torna ai giudici del Tribunale di Stoccolma. Chiedono di poter interrogare Mr. WikiLeaks per raccogliere maggiori informazioni sulle sue accuse. Gli avvocati di Assange ricorrono in appello contro la decisione. Una mossa che viene respinta e che porta al successivo ordine di cattura internazionale. A niente vale il successivo ricorso dei suoi legali all'Alta Corte: anche questo respinto.
Intanto mentre il profilo di Assange viene pubblicato sul sito dell'Interpol alla voce “fugitive” lui sembra introvabile. Secondo alcune testimonianze si troverebbe in Gran Bretagna, ma finora non è stato arrestato per un errore nel mandato d'arresto che non indica la pena massima per tutti i reati di cui è accusato da due donne, oltre allo stupro le molestie sessuali e la coercizione. La polizia svedese ha comunque fatto sapere che il procuratore Marianne Ny redigerà un nuovo mandato per ovviare a questo "errore procedurale".
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Il mandato di cattura - E' a quel punto che la polizia spicca un mandato di cattura per stupro. I media lanciano subito la notizia ma poco dopo il procuratore capo di Stoccolma interviene annullando l'ordine: “Non penso che ci siano ragioni per sospettare che Assange abbia commesso una violenza sessuale”.
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