Ad Haiti aumentano le vittime del colera e cresce la rabbia

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L'epidemia conta oltre 1200 vittime e tra gli abitanti scoppiano le proteste contro i soldati della missione Onu: "Le truppe nepalesi hanno portato la pandemia" accusano i dimostranti

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Il colera continua a mietere vittime a Haiti: altre 64 persone sono morte portando il bilancio totale a 1.250 morti. Lo annuncia il ministero della Sanità. Dall'inizio dell'epidemia sono stati registrati quasi 56 mila casi, 20.687 le persone ricoverate in ospedale. Il nord del Paese è la zona più colpita. Ma per un medico francese sull'isola, i dati sono "sottostimati".
Intanto, i responsabili Onu smentiscono nuovamente che il colera sia stato portato dalle truppe nepalesi del contingente Minustah, una tesi sostenuta dai dimostranti che ha trovato conferma nei giorni scorsi nelle parole dell'ambasciatrice svedese a Haiti, Claes Hammar: "Sfortunatamente è così. Il ceppo viene dal Nepal. Ho avuto l'informazione da una fonte diplomatica ed è accurata al 100%. Abbiamo analizzato i campioni e tracciato il ceppo in Nepal".
Esperti di epidemiologia, infatti, sottolineano che il colera non è una malattia tipica dei Caraibi e che dunque potrebbe essere stata portata ad Haiti dai militari del Nepal, dove è più comune. Le Nazioni Unite, però, continuano a difendersi e, dopo analisi effettuate sul ceppo del colera, dichiarano che si tratta di un ceppo simile a quello africano.

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