L'ex campione del Manchester United parla della riforma sulle pensioni francesi e suggerisce di "ritirare i soldi dalle banche" (IL VIDEO). La proposta è diventata un movimento europeo. L'appuntamento per riprendersi tutti i risparmi è il 7 dicembre
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FRANCIA, TRA SCIOPERI E MANIFESTAZIONI: LE FOTO
Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro di Bankrun2010.
Il teorico dell'azione collettiva è Eric Cantona: "Il sistema è costruito sulle banche. E come si distruggono le banche? Riprendendoci il nostro denaro. Se tre, dieci milioni di persone ritirassero i soldi dal conto, le cose cambierebbero". L'ex asso del Manchester United e attore per Ken Loach ne è sicuro: "E' inutile che tre milioni di persone manifestino per strada sventolando la loro bandierina, non serve a niente". Lui faceva riferimento alla riforma delle pensioni in Francia. Ma c'è chi lo ha preso sul serio e ha organizzato una protesta di ben altro calibro.
La gente ha bisogno del "bank run", un'azione collettiva, frenetica, caotica di solito realizzatasi nel panico della crisi economica imminente: i cittadini si presentano agli sportelli della loro banca e vogliono, tutti insieme, ritirare tutti i loro averi.
L'appello di Cantona è già stato raccolto: Géraldine Feuillien (belga, sceneggiatrice, 41 anni) e Yann Sarfati (francese, attore, 24 anni) gli hanno dato un sito e una data. E tra articoli, pubblicità e Facebook la loro idea è dilagata. Almeno sul web: 16 Paesi europei hanno aderito creando gruppi e invitando gli iscritti a presentarsi il 7 dicembre a "batter cassa" nella loro banca di fiducia.
In Francia il movimento è già stato raggiunto da oltre 12mila persone (ma più di 40mila hanno invece declinato l'invito). Nell'Irlanda piegata dalla crisi solo poco più di sessanta persone hanno deciso di aderire. Mentre se si clicca sul link che dovrebbe fare riferimento al gruppo italiano si approda su una pagina Facebook inesistente. Nei Paesi Bassi l'evento è già stato annullato. In Inghilterra sono oltre 3mila, in Grecia poco più di 160. In Belgio un'ottantina, in Danimarca quasi 300. In Portogallo si viaggia sulle mille persone, in Repubblica Ceca sulla metà mentre in Islanda non si arriva ai 50 aderenti. In Romania, Albania, Spagna e Messico si sta sempre intorno al centinaio, decina più, decina meno.
"Un successo che non osavamo neppure sperare" scrivono sul sito dell'iniziativa, bankrun2010.com, i due organizzatori. "Noi vogliamo delle banche che possano prestare solo ciò che hanno, un sistema bancario sano, sostenibile, abbordabile e responsabile".
Dietro di loro, sottolineano, non ci sono né partiti politici né movimenti di alcun tipo.
Solo le frasi di Eric Cantona che (suo malgrado?) è diventato l'ispiratore del fenomeno: "Ringraziamo il calciatore di averci messo la pulce nell'orecchio. L'abbiamo preso in parola. I dadi sono tratti. Solo il futuro potrà dirci se avevamo ragione o torto".
Toni drammatici, ma in fondo dicono la stessa cosa del rilassato Cantona: "Non è mica difficile".
Il video dell'intervento di Cantona
FRANCIA, TRA SCIOPERI E MANIFESTAZIONI: LE FOTO
Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro di Bankrun2010.
Il teorico dell'azione collettiva è Eric Cantona: "Il sistema è costruito sulle banche. E come si distruggono le banche? Riprendendoci il nostro denaro. Se tre, dieci milioni di persone ritirassero i soldi dal conto, le cose cambierebbero". L'ex asso del Manchester United e attore per Ken Loach ne è sicuro: "E' inutile che tre milioni di persone manifestino per strada sventolando la loro bandierina, non serve a niente". Lui faceva riferimento alla riforma delle pensioni in Francia. Ma c'è chi lo ha preso sul serio e ha organizzato una protesta di ben altro calibro.
La gente ha bisogno del "bank run", un'azione collettiva, frenetica, caotica di solito realizzatasi nel panico della crisi economica imminente: i cittadini si presentano agli sportelli della loro banca e vogliono, tutti insieme, ritirare tutti i loro averi.
L'appello di Cantona è già stato raccolto: Géraldine Feuillien (belga, sceneggiatrice, 41 anni) e Yann Sarfati (francese, attore, 24 anni) gli hanno dato un sito e una data. E tra articoli, pubblicità e Facebook la loro idea è dilagata. Almeno sul web: 16 Paesi europei hanno aderito creando gruppi e invitando gli iscritti a presentarsi il 7 dicembre a "batter cassa" nella loro banca di fiducia.
In Francia il movimento è già stato raggiunto da oltre 12mila persone (ma più di 40mila hanno invece declinato l'invito). Nell'Irlanda piegata dalla crisi solo poco più di sessanta persone hanno deciso di aderire. Mentre se si clicca sul link che dovrebbe fare riferimento al gruppo italiano si approda su una pagina Facebook inesistente. Nei Paesi Bassi l'evento è già stato annullato. In Inghilterra sono oltre 3mila, in Grecia poco più di 160. In Belgio un'ottantina, in Danimarca quasi 300. In Portogallo si viaggia sulle mille persone, in Repubblica Ceca sulla metà mentre in Islanda non si arriva ai 50 aderenti. In Romania, Albania, Spagna e Messico si sta sempre intorno al centinaio, decina più, decina meno.
"Un successo che non osavamo neppure sperare" scrivono sul sito dell'iniziativa, bankrun2010.com, i due organizzatori. "Noi vogliamo delle banche che possano prestare solo ciò che hanno, un sistema bancario sano, sostenibile, abbordabile e responsabile".
Dietro di loro, sottolineano, non ci sono né partiti politici né movimenti di alcun tipo.
Solo le frasi di Eric Cantona che (suo malgrado?) è diventato l'ispiratore del fenomeno: "Ringraziamo il calciatore di averci messo la pulce nell'orecchio. L'abbiamo preso in parola. I dadi sono tratti. Solo il futuro potrà dirci se avevamo ragione o torto".
Toni drammatici, ma in fondo dicono la stessa cosa del rilassato Cantona: "Non è mica difficile".
Il video dell'intervento di Cantona