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Il capo dello Stato ha incontrato il presidente della Repubblica Popolare Cinese Hu Jintao. Al centro dei colloqui, la situazione internazionale e aspetti politici ed economici che interessano l'Italia
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha elogiato a Pechino "gli enormi progressi" compiuti dalla Cina ma, parlando davanti al collega Hu Jintao, ha sottolineato che i passi avanti "non si misurano solo nella sfera economica". In un discorso alla Scuola centrale del Partito comunista cinese, il capo dello Stato ha sottolineato che "il cammino intrapreso dalla Cina sulla via della riforme politiche, del rafforzamento dello stato di diritto, del rispetto dei diritti umani, così come dell'apertura e liberalizzazione dei mercati, è di fondamentale importanza per un'armoniosa integrazione in un sistema internazionale aperto e per una piena sintonia con l'Europa".
Napolitano, accompagnato dal ministro degli Esteri Franco Frattini, si è detto "profondamente convinto che sia nell'interesse cinese portare avanti, in piena autonomia, questo processo".
Calorosa l'accoglienza di Hu Jintao, che ha definito Napolitano "un politico lungimirante che ha prestato da sempre interesse ai rapporti sino-italiani, ha guardato positivamente allo sviluppo della Cina".
"Per questo esprimo apprezzamento - ha aggiunto - spero che questa visita possa segnare un nuovo capitolo delle relazioni sino-italiane e promuovere i rapporti di partenariato strategico Cina-Italia a livello più alto".
Nessun accenno da parte di Hu al rispetto dei diritti umani invocato da Napolitano. Elemento che assume particolare rilievo con la notizia che Liu Xia, moglie del Nobel per la Pace Liu Xiaobo, agli arresti domiciliari a Pechino dall'8 ottobre scorso, non potrà ritirare il premio ad Oslo il prossimo 10 dicembre. Per questo Liu ha rivolto un appello agli amici del
marito affinché vadano loro in Norvegia. La richiesta è già stata accolta dai fratelli del Nobel Liu Xiaoguang e Liu Xiaoxuan.
Napolitano, accompagnato dal ministro degli Esteri Franco Frattini, si è detto "profondamente convinto che sia nell'interesse cinese portare avanti, in piena autonomia, questo processo".
Calorosa l'accoglienza di Hu Jintao, che ha definito Napolitano "un politico lungimirante che ha prestato da sempre interesse ai rapporti sino-italiani, ha guardato positivamente allo sviluppo della Cina".
"Per questo esprimo apprezzamento - ha aggiunto - spero che questa visita possa segnare un nuovo capitolo delle relazioni sino-italiane e promuovere i rapporti di partenariato strategico Cina-Italia a livello più alto".
Nessun accenno da parte di Hu al rispetto dei diritti umani invocato da Napolitano. Elemento che assume particolare rilievo con la notizia che Liu Xia, moglie del Nobel per la Pace Liu Xiaobo, agli arresti domiciliari a Pechino dall'8 ottobre scorso, non potrà ritirare il premio ad Oslo il prossimo 10 dicembre. Per questo Liu ha rivolto un appello agli amici del
marito affinché vadano loro in Norvegia. La richiesta è già stata accolta dai fratelli del Nobel Liu Xiaoguang e Liu Xiaoxuan.