Il monito di Bruxelles, che esprime preoccupazione per ciò che accade nel napoletano. La presidente della Commissione di inchiesta parlamentare europea: “Niente fondi per l’apertura di una discarica in un parco nazionale”
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Dalla Commissione europea si esprime "preoccupazione" per quanto sta avvenendo nel napoletano sul fronte dei rifiuti. Il portavoce del commissario all'ambiente, Janez Potocnik, ha parlato di "situazione seria", auspicando che le autorità italiane "risolvano la questione il più presto possibile ed in maniera adeguata". "Vediamo quello che succede sui media e siamo consapevoli del fatto che la situazione è molto seria", ha detto il portavoce, spiegando come i servizi del commissario Potocnik "siano in costante contatto con le autorità italiane", seguendo da vicino la vicenda. "La nostra prima preoccupazione - ha detto il portavoce - è che la normativa europea sia pienamente rispettata. E auspichiamo - ha aggiunto - che le autorità italiane agiscano in maniera rapida ed adeguata, risolvendo la situazione il più presto possibile".
Il portavoce ha quindi ricordato come stia proseguendo il lavoro di Bruxelles per analizzare i documenti inviati dall'Italia nell'ambito della procedura di infrazione aperta nei confronti del nostro Paese sul capitolo rifiuti. "C'è molto materiale da esaminare", ha detto, spiegando come sia difficile al momento indicare dei tempi. "E' chiaro però che se la Commissione Ue non si riterrà soddisfatta - ha concluso il portavoce - si passerà alla prossima tappa della procedura”.
Non solo, la presidente della Commissione di inchiesta parlamentare europea Judith Merkies ha detto all’agenzia di stampa Ansa che per l'apertura di una discarica in un parco nazionale le autorità campane "si possono scordare di vedere sbloccare i 145 milioni di euro di fondi europei attualmente congelati dalla Commissione europea". E ha ricordato che dalle autorità italiane aveva avuto assicurazioni di diverso tenore rispetto a quanto sta accadendo in Campania.
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