Francia, scioperanti e manifestanti sfidano Sarkozy

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Circa 270 cortei hanno occupato le strade del Paese per dire no alla riforma delle pensioni che tra giovedì sera e venerdì dovrebbe essere approvata in via definitiva dal Senato. Code ai distributori, allo scalo di Orly a terra il 50% dei voli

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Sciopero generale per dire no alla legge sulle pensioni - Il nuovo sciopero dei dipendenti pubblici ha creato parecchi disagi agli spostamenti in Francia, e ci sono stati momenti di violenza durante le manifestazioni contro la riforma
delle pensioni voluta dal presidente Nicolas Sarkozy.
I dipendenti degli aeroporti, i conducenti di autobus e treni, gli insegnanti e i dipendenti delle poste si sono uniti ai lavoratori delle raffinerie nello sciopero generale in tutto il Paese contro il piano di riforma che prevede l'innalzamento dell'età pensionabile minima e massima rispettivamente a 62 e 67 anni.
Centinaia di migliaia di persone hanno manifestato in diverse città francesi in quella che è la più vasta e prolungata protesta contro le riforme economiche registrata in Europa. Secondo il sindacato Cgt, hanno preso parte alle proteste 3,5 milioni di persone.

Innalzamento dell'età pensionabile - Questa è una settimana critica per il governo di centrodestra prima del voto finale al Senato sulla riforma delle pensioni. Quello di martedì 19 ottobre è il sesto giorno di sciopero generale e di protesta da giugno e solo l'ultima sfida lanciata al governo di centrodestra prima del voto in Aula.
"Faccio appello alla responsabilità di tutti i coinvolti per essere sicuri che le cose non superino certi limiti", ha detto Sarkozy. "La riforma è essenziale e la Francia si è impegnata e proseguirà (su questa strada) come hanno fatto i nostri partner tedeschi", ha messo in chiaro il presidente ieri sera al termine dei colloqui con il cancelliere tedesco Angela Merkel, che ha sollecitato la Francia ad accettare il concetto che vivere più a lungo significa anche lavorare più a lungo.

Appello alla calma - Il primo ministro Francois Fillon ha detto che il governo di centrodestra teme che le proteste possano diventare violente.
Sarkozy, nella cittadina costiera di Deauville per colloqui con i leader di Russia e Germania, ha lanciato un appello alla calma ai dimostranti, mentre alcuni manifestanti a Lione hanno incendiato auto e cassonetti, fracassato vetrine e saccheggiato negozi.
Anche il leader del sindacato Cfdt, Francois Chereque, ha chiesto che le proteste non siano violente: "Faccio un appello semplice e chiaro oggi. Manteniamo (la protesta) pacifica", ha detto alla testa di un corteo nel centro di Parigi.
Il ministro della Giustizia, Michele Alliot-Marie, ha spiegato a radio Europe 1 che non c'è una situazione di crisi ma ha avvisato che "il diritto a manifestare non coincide con quello di distruggere tutto".

Scontri - Le forze dell'ordine hanno usato i lacrimogeni per disperdere i manifestanti nel sobborgo parigino di Nanterre, e alcune auto sono state date alle fiamme o rovesciate in quello di Mantes-la-Jolie, secondo quanto riferito dai media francesi.

La situazione carburante tornerà alla normalità tra 4-5 giorni - Intanto il ministro dell'Energia francese, Jean-Louis Borloo, ha reso noto che sono quasi 4.000, su
un totale di 13.000, le pompe di benzina che attendono di essere rifornite di carburante in seguito allo sciopero in atto nelle raffinerie.
Il ministro ha comunque detto che la distribuzione di carburante dovrebbe tornare alla normalità entro quattro o cinque giorni, a seguito delle misure assunte dal governo per sbloccare le forniture.

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