Caso Franceschi, il procuratore: niente di irregolare
Mondo"L'autopsia ha escluso che Daniele Franceschi abbia subito percosse in carcere" ha dichiarato il magistrato Jean-Michel Cailliau, incaricato dell'inchiesta sulla morte nel penitenziario francese del detenuto italiano. Il legale: gli hanno rotto il naso
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Morte in carcere, nulla di irregolare - "E' stato assolutamente escluso dall'autopsia che Daniele Franceschi abbia subito percosse in carcere". Il procuratore di Grasse, Jean-Michel Cailliau, parla così dell'inchiesta sulla morte nel carcere francese del detenuto italiano. "Prima dell'autopsia - ha sottolineato il magistrato - la madre aveva ottenuto la possibilità di vedere il cadavere. Fu lì che rilevò una piccola ferita, di circa 6 millimetri, sotto il naso. Una ferita che - mi ha assicurato il medico legale - non ha mai sanguinato e non ha prodotto alcun ematoma". Un taglietto, secondo i risultati dell'autopsia, "che Franceschi si è prodotto al momento della morte", probabilmente cadendo.
Insomma, ribadisce Jean-Michel Cailliau, non c'è "nulla di irregolare" nell'inchiesta aperta dalle autorità francesi. I legali della famiglia della vittima sono stati messi al corrente delle procedure e "tutto sarà fatto nella massima trasparenza".
"I risultati delle perizie tossicologiche - ha spiegato il magistrato - mi saranno comunicati il 31 ottobre. Quelli dell'analisi anatomo-patologica il 15 novembre, ma è una data che slitterà, perché serve più tempo. Con quei risultati in mano analizzeremo tutte le ipotesi possibili e tutti gli elementi in nostro possesso. Fra queste, anche la decisione del medico del carcere di non ricoverare in ospedale Franceschi dopo il malessere che aveva lamentato poche ore prima di morire".
I legali di Franceschi: gli ruppero il naso - "Non siamo assolutamente sorpresi dalle dichiarazioni delle autorità francesi. Eravamo a conoscenza di questi particolari e cioè che per loro il naso di Daniele Franceschi riportava un semplice taglietto mentre a noi risulta che si tratta della frattura del setto nasale". Questa la replica dell'avvocato Aldo Lasagna dopo aver appreso delle dichiarazioni del procuratore di Grasse.
"Questo è l'unico, per ora, elemento certo acclarato dal medico legale della Asl della Versilia nel rilievo esterno da lui effettuato poche ore dopo il rimpatrio della salma dalla Francia - prosegue - Posso dire che la famiglia non nutre fiducia nelle versioni di comodo fornite dalle autorità francesi". "Tra l'altro - fa osservare il legale - la madre Cira Antignano ricorda di aver potuto vedere il corpo del ragazzo in quell'unica occasione per una manciata di secondi e ricorda che la ferita la naso era ben piu' profonda ed incisa di un semplice taglietto particolare che trova conferma nel primo esame fatto da un medico italiano".
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