Nella capitale Sana’a un razzo ha raggiunto un veicolo, che trasportava il vicecapo della missione britannica. E in periferia in una sparatoria in un impianto del colosso austriaco dell'energia Omv, è stato ucciso un tecnico
Un tecnico francese ucciso e un diplomatico britannico ferito in modo lieve, assieme ad almeno altri due civili: è il bilancio di due diversi attacchi verificatisi a Sana'a, capitale dello Yemen.
Come ha confermato in seguito il Ministero degli esteri di Londra, un razzo ha colpito la vettura sulla quale viaggiava la numero due dell'ambasciata e altri tre diplomatici, nella trafficata via Khawlan, a circa tre km dalla sede diplomatica. Uno degli occupanti dell'auto ha subito un lieve trauma ed è stato ricoverato.
Fonti della sicurezza yemenite hanno affermato che nell'esplosione è rimasto ferito solo "un diplomatico occidentale", mentre testimoni oculari citati dalle tv panarabe al Jazira e al Arabiya riferiscono, rispettivamente, di altri due o tre civili feriti. Non si conosce la loro identità.
L'attentato odierno è tato compiuto poco lontano da dove il 26 aprile scorso un attentatore suicida si era fatto saltare in aria nel tentativo di uccidere l'ambasciatore britannico in Yemen, Timothy Torlot, che uscì invece illeso dall'esplosione rivendicata successivamente dal braccio locale di al Qaida.
In un distinto episodio di violenza, il direttore della sede yemenita del gruppo petrolifero austriaco Omv, un francese, è morto in seguito alle ferite riportate dopo esser stato raggiunto da alcuni spari di arma da fuoco esplosi da una guardia giurata nel compound della stessa compagnia, alla periferia di Sanaa. La sede della compagnia è stata circondata dalle forze di sicurezza yemenite dopo l'attacco, la cui matrice non è ancora nota. A Parigi, il Quai d'Orsay si è limitato per ora a confermare la "morte per colpi di arma da fuoco" di un francese.
Guarda anche:
Terrorismo, Usa: anche l'Italia tra gli obiettivi
Come ha confermato in seguito il Ministero degli esteri di Londra, un razzo ha colpito la vettura sulla quale viaggiava la numero due dell'ambasciata e altri tre diplomatici, nella trafficata via Khawlan, a circa tre km dalla sede diplomatica. Uno degli occupanti dell'auto ha subito un lieve trauma ed è stato ricoverato.
Fonti della sicurezza yemenite hanno affermato che nell'esplosione è rimasto ferito solo "un diplomatico occidentale", mentre testimoni oculari citati dalle tv panarabe al Jazira e al Arabiya riferiscono, rispettivamente, di altri due o tre civili feriti. Non si conosce la loro identità.
L'attentato odierno è tato compiuto poco lontano da dove il 26 aprile scorso un attentatore suicida si era fatto saltare in aria nel tentativo di uccidere l'ambasciatore britannico in Yemen, Timothy Torlot, che uscì invece illeso dall'esplosione rivendicata successivamente dal braccio locale di al Qaida.
In un distinto episodio di violenza, il direttore della sede yemenita del gruppo petrolifero austriaco Omv, un francese, è morto in seguito alle ferite riportate dopo esser stato raggiunto da alcuni spari di arma da fuoco esplosi da una guardia giurata nel compound della stessa compagnia, alla periferia di Sanaa. La sede della compagnia è stata circondata dalle forze di sicurezza yemenite dopo l'attacco, la cui matrice non è ancora nota. A Parigi, il Quai d'Orsay si è limitato per ora a confermare la "morte per colpi di arma da fuoco" di un francese.
Guarda anche:
Terrorismo, Usa: anche l'Italia tra gli obiettivi
