Il piano di Obama: la matematica? Si impara coi videogiochi
MondoIl presidente degli Stati Uniti lancia un programma per la creazione di videogame che aiutino gli studenti a familiarizzare con le materie scientifiche. L’ambizione è di elevare il livello della formazione tecnologica del paese nei prossimi dieci anni
di Angela Vitaliano
Imparare giocando. L’equazione, in fondo, non sembra delle più innovative, dal momento che la pedagogia si rifà a questo binomio da decenni. A renderla vincente, però, è la scelta di legare il gioco alle più moderne tecnologie di intrattenimento videoludico.
Questa la scommessa su cui sta puntando Barack Obama per migliorare la formazione scientifica degli studenti statunitensi. La Casa Bianca ha infatti deciso di lanciare un National STEM Videogame Challenge, una competizione che prende nome dalle iniziali delle quattro principali materie scientifiche (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) ed è destinata agli studenti delle scuole medie, affinché si cimentino nella creazione di un videogame originale.
Ad annunciare il programma è stato il presidente in persona, insieme a una lista di partner del settore informatico. Obama non ha mai negato la sua passione per la tecnologia, tanto da non volersi separare, primo presidente nella storia, dal suo Blackberry.
“Lo scopo – ha detto Allyson Peerman, vice presidente di AMD, produttore di microchip e partner del progetto – è quello di rendere lo studio della matematica e delle scienze un po’ più interessante per gli studenti. E sicuramente uno degli strumenti più entusiasmanti per mantenere alta l’attenzione dei ragazzi è proprio quello offerto dai videogiochi. Quando i ragazzi sentono che un contesto è “cool” si sentono maggiormente motivati”.
Il piano annunciato dal presidente Obama è parte della campagna “Educare per innovare”, volta ad elevare il livello della formazione tecnologica nei prossimi dieci anni.
Oltre all’ideazione di un videogioco per l’apprendimento delle materie scientifiche, è prevista anche un’altra competizione rivolta agli studenti delle scuole superiori che ha come scopo la creazione di una tecnologia avanzata con “alto potenziale per raggiungere le comunità non adeguatamente servite. Come per esempio la creazione di videogame per i cellulari che siano in grado di stimolare il bisogno di conoscenza e di studio di ragazzi a rischio esclusione dal ciclo scolastico”.
Il premio in palio per il vincitore è di ben 25 mila dollari, un deciso supporto per continuare gli studi. “Il nostro successo come nazione – ha detto il presidente Obama durante la presentazione alla Casa Bianca – si basa sulla capacità di rafforzare il ruolo degli Stati Uniti come fonte mondiale di scoperta e innovazione”. Oltre alle due “sfide tecnologiche”, il progetto include anche altre iniziative: la trasformazione di ampi settori delle biblioteche pubbliche in laboratori di tecnologia e l’apertura ad oltre 25 mila studenti (con particolare attenzione alle ragazze e alle minoranze) agli insegnamenti di matematica messi a disposizione da importanti centri tecnologici.
Imparare giocando. L’equazione, in fondo, non sembra delle più innovative, dal momento che la pedagogia si rifà a questo binomio da decenni. A renderla vincente, però, è la scelta di legare il gioco alle più moderne tecnologie di intrattenimento videoludico.
Questa la scommessa su cui sta puntando Barack Obama per migliorare la formazione scientifica degli studenti statunitensi. La Casa Bianca ha infatti deciso di lanciare un National STEM Videogame Challenge, una competizione che prende nome dalle iniziali delle quattro principali materie scientifiche (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) ed è destinata agli studenti delle scuole medie, affinché si cimentino nella creazione di un videogame originale.
Ad annunciare il programma è stato il presidente in persona, insieme a una lista di partner del settore informatico. Obama non ha mai negato la sua passione per la tecnologia, tanto da non volersi separare, primo presidente nella storia, dal suo Blackberry.
“Lo scopo – ha detto Allyson Peerman, vice presidente di AMD, produttore di microchip e partner del progetto – è quello di rendere lo studio della matematica e delle scienze un po’ più interessante per gli studenti. E sicuramente uno degli strumenti più entusiasmanti per mantenere alta l’attenzione dei ragazzi è proprio quello offerto dai videogiochi. Quando i ragazzi sentono che un contesto è “cool” si sentono maggiormente motivati”.
Il piano annunciato dal presidente Obama è parte della campagna “Educare per innovare”, volta ad elevare il livello della formazione tecnologica nei prossimi dieci anni.
Oltre all’ideazione di un videogioco per l’apprendimento delle materie scientifiche, è prevista anche un’altra competizione rivolta agli studenti delle scuole superiori che ha come scopo la creazione di una tecnologia avanzata con “alto potenziale per raggiungere le comunità non adeguatamente servite. Come per esempio la creazione di videogame per i cellulari che siano in grado di stimolare il bisogno di conoscenza e di studio di ragazzi a rischio esclusione dal ciclo scolastico”.
Il premio in palio per il vincitore è di ben 25 mila dollari, un deciso supporto per continuare gli studi. “Il nostro successo come nazione – ha detto il presidente Obama durante la presentazione alla Casa Bianca – si basa sulla capacità di rafforzare il ruolo degli Stati Uniti come fonte mondiale di scoperta e innovazione”. Oltre alle due “sfide tecnologiche”, il progetto include anche altre iniziative: la trasformazione di ampi settori delle biblioteche pubbliche in laboratori di tecnologia e l’apertura ad oltre 25 mila studenti (con particolare attenzione alle ragazze e alle minoranze) agli insegnamenti di matematica messi a disposizione da importanti centri tecnologici.