Secondo uno studio dell'Oms ogni anno nei paesi europei muoiono 15mila ragazzi tra i 10 ed i 29 anni a causa di atti violenti. L'arma più usata è il coltello, i più colpiti i maschi delle fasce più basse della società
La violenza miete ogni giorno in Europa 40 giovani vitttime: lo rivela l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) in un'indagine sulla prevenzione della violenza tra i giovani dell'area europea. I ragazzi morti nell'ultimo anno a causa di atti di violenza hanno superato quota 15.000: si tratta della terza causa di morte in Europa per la fascia di persone compresa tra i 10 ed i 29 anni.
Quattro omicidi su dieci, secondo l'Oms, sono commessi con un coltello o un altro oggetto contundente. E per ogni giovane che muore, altri venti sono ricoverati in ospedale.
Portare con sè un coltello è una pratica comune in molti stati (in tutto, il 12% dei giovani europei lo fa). Ma tra i mezzi utilizzati per commettere omicidi l'Oms segnala anche le armi da fuoco e lo strangolamento.
9 omicidi su 10 sono commessi in Paesi a medio e basso reddito, ma in generale i più esposti alla violenza restano i giovani più poveri. L'80% delle vittime sono di sesso maschile.
Lo studio, presentato il 21 settembre al convegno 'Safety 2010' a Londra, offre uno spunto di discussione per introdurre politiche giovanili che possano prevenire la violenza. Come ha analizzato Zsuzsanna Jakab, direttore generale Oms per l'Europa "se tutti i paesi avessero lo stesso tasso di omicidio di quello con il tasso più basso, l'Europa potrebbe salvare oltre 13mila giovani vite l'anno".
Quattro omicidi su dieci, secondo l'Oms, sono commessi con un coltello o un altro oggetto contundente. E per ogni giovane che muore, altri venti sono ricoverati in ospedale.
Portare con sè un coltello è una pratica comune in molti stati (in tutto, il 12% dei giovani europei lo fa). Ma tra i mezzi utilizzati per commettere omicidi l'Oms segnala anche le armi da fuoco e lo strangolamento.
9 omicidi su 10 sono commessi in Paesi a medio e basso reddito, ma in generale i più esposti alla violenza restano i giovani più poveri. L'80% delle vittime sono di sesso maschile.
Lo studio, presentato il 21 settembre al convegno 'Safety 2010' a Londra, offre uno spunto di discussione per introdurre politiche giovanili che possano prevenire la violenza. Come ha analizzato Zsuzsanna Jakab, direttore generale Oms per l'Europa "se tutti i paesi avessero lo stesso tasso di omicidio di quello con il tasso più basso, l'Europa potrebbe salvare oltre 13mila giovani vite l'anno".