Reporter con l'iPhone

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Un'immagine del reportage in Afghanistan realizzato da David Gutterfelder con il suo iPhone
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David Guttenfelder, foto-giornalista dell'Associated Press, ha scelto lo smartphone Apple per raccontare la vita dei soldati americani in Afghanistan. Un modo per esprimersi in maniera naturale facendo emergere la "sporca" quotidianità della guerra

Afghanistan: l'album fotografico

di Maria Cecilia Averame

Al fronte con l'iPhone: per David Guttenfelder, reporter dell'Associated Press con dodici anni di esperienza in giro per il mondo, non è stato solo un modo per far qualcosa di nuovo. Se ha preferito lo smartphone della Apple alla tradizionale Canon 35 millimetri è stato per un precisa scelta estetica: restituire l’immediatezza delle foto che i soldati scattano dal fronte con i cellulari e poi inviano alle famiglie dall’altra parte dell’oceano.
Ed è proprio la “sporca” quotidianità della vita in guerra che emerge dal famoso scatto del soldato con mitra al collo e i boxer rosa siglati 'I love New York'. Dopo cinque premi vinti all'World Press Photo e decine di mostre in tutto il mondo (l’ultima al festival Visa pour l’Image di Perpignan), Guttenfelder ha trovato nell’iPhone lo strumento ideale per esprimersi in maniera naturale e poco retorica, come è possibile vedere sfogliando alcune immagini del suo reportage (clicca qui).

L’inviato dell’Associated Press non è il solo a preferire lo smatphone per inchieste che poi trovano spazio su testate importanti. Jack Kurtz , fotoreporter dell'Arizona Republic,  pone l'accento sulla praticità dell’ultimo modello dell’iPhone 4: con i suoi 5 megapixel permette di inviare foto di buona qualità in poco tempo. Attraverso alcune applicazioni specifiche si può passare rapidamente dal cellulare al web, inserire metadati sulla localizzazione geografica e temporale, aggiungere note, catalogare per una futura selezione, ritoccare e infine condividere online.
In questo modo Kurtz ha potuto seguire una manifestazione di protesta sull'immigrazione a Phoenix e pubblicare gli scatti in tempo pressoché reale.

Anche Melissa Lyttle del St. Petersburg Times, il principale quotidiano della Florida, sostiene che la miglior fotocamera “è quella che hai sempre con te” e che non è necessario avere macchine dalle grandi prestazioni per fare buone foto. Dopo che il direttore del giornale aveva visto le sue foto delle vacanze scattate con l’iPhone, le è stato proposto di riprendere la vita di una località marittima nel golfo di Pinellas, in Florida con lo stesso smartphone. Anche qui si può cogliere una maggiore immediatezza ed empatia con i soggetti ritratti. Chissà se è solo un effetto dell’iPhone o anche il risultato di un buon occhio e di competenze tecniche acquisite dopo anni di lavoro sul campo.

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