Il presidente francese critica le dichiarazioni del Commissario europeo Reding che aveva definito "una vergogna" le espulsioni di massa. Secondo il sottosegretario Lellouche, "non ci si rivolge così ad un grande Paese"
L'espulsione dei Rom dalla Francia: LE IMMAGINI
"Inaccettabili: così il presidente francese Nicolas Sarkozy ha bollato le critiche del commissario europeo alla giustizia Viviane Reding che aveva definito "una vergogna" le espulsioni dei rom dalla Francia. Il capo dello stato ha voluto così bloccare quella che considera "una sterile controversia", invitando l'Ue ad una discussione serena sull'argomento.
Subito dopo le dichiarazioni della Reding, il governo francese si era dichiarato "stupefatto" per l'annuncio dell'apertura di una procedura d'infrazione da parte della Commissione Europea.
All'indomani dell'intervento, è il tono della Reding a venire criticato. "Non è questo il modo in cui ci si rivolge ad una grande nazione": questo il rimprovero di Pierre Lellouche, sottosegretario agli Esteri.
Se la Reding si è detta "sconvolta da una situazione in cui sembra che alcune persone sono rimosse da uno stato membro della Ue solo per la loro appartenenza etnica: credevo che l'Europa non avrebbe mai dovuto assistere a questa situazione dopo la Seconda Guerra Mondiale", Lellouche dal canto suo sottolinea che "una somma di denaro in contanti e un biglietto aereo verso il Paese di origine non sono la stessa cosa dei campi di sterminio o delle camere a gas".
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Subito dopo le dichiarazioni della Reding, il governo francese si era dichiarato "stupefatto" per l'annuncio dell'apertura di una procedura d'infrazione da parte della Commissione Europea.
All'indomani dell'intervento, è il tono della Reding a venire criticato. "Non è questo il modo in cui ci si rivolge ad una grande nazione": questo il rimprovero di Pierre Lellouche, sottosegretario agli Esteri.
Se la Reding si è detta "sconvolta da una situazione in cui sembra che alcune persone sono rimosse da uno stato membro della Ue solo per la loro appartenenza etnica: credevo che l'Europa non avrebbe mai dovuto assistere a questa situazione dopo la Seconda Guerra Mondiale", Lellouche dal canto suo sottolinea che "una somma di denaro in contanti e un biglietto aereo verso il Paese di origine non sono la stessa cosa dei campi di sterminio o delle camere a gas".
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