Cile, fiocco rosa per uno dei minatori intrappolati

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Esperanza è nata il 15 settembre nella clinica di Copiaco, la città più vicina alla miniera di San José, dove il padre, Ariel Ticona, si trova bloccato insieme con altri 32 minatori ormai da diverse settimane

Si chiama Esperanza, è nata il 15 settembre e vedrà per la prima volta suo papà, il minatore Ariel Ticona, tra almeno tre mesi. Ariel è uno dei 33 minatori intrappolati a 700 metri di profondità, nelle gallerie della miniera cilena di San José.
La moglie, Elizabeth Segovia, ha partorito nella clinica ostetrica di Copiaco, la città più vicina alla miniera a circa 800 chilometri da Santiago.

In sala parto avrebbe dovuto esserci anche Ariel, ma la nascita la potrà guardare presto sul piccolo schermo: i tecnici invieranno il video dell'evento sfruttando il sistema audiovisivo a fibra ottica attraverso cui i minatori stanno comunicando con l'esterno.

Intanto proseguono i tentativi per liberarli, ma a risollevare il morale dei 33 ci sono anche un personal trainer e la promessa di una vacanza in Grecia.
Ogni giorno, tramite il sistema televisivo, i minatori faranno ginnastica seguiti da un preparatore. Mentre la compagnia mineraria greca Elin ha proposto loro una settimana di vacanza in Grecia: sole e mare per dimenticare la buia galleria dove avranno vissuto per circa quattro mesi.

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