Ottomila abitanti di accampamenti abusivi sono già stati rimpatriati, dopo il giro di vite voluto da Nicolas Sarkozy. Viaggio di SkyTG24 tra i rom francesi. GUARDA IL SERVIZIO
L'espulsione dei Rom dalla Francia: LE IMMAGINI
Dall’inizio dell’anno, dei 15mila rom che abitano in Francia, 8mila sono già stati rimpatriati, con un incentivo economico di 300 euro. In seguito al giro di vite, voluto dal presidente Nicolas Sarkozy dopo i disordini di Grenoble, con la nuova normativa, sono due al giorno gli accampamenti abusivi che vengono sgomberati. "La politica del rimpatrio su base volontaria non è una novità, l'anno scorso abbiamo rimpatriato 11mila rom in Romania e Bulgaria – spiega il ministro per l'immigrazione Eric Besson – abbiamo semplicemente accelerato perché il presidente Sarkozy ha chiesto lo smantellamento di tutti i campi illegali".
Ma esistono anche, pochi, campi legali che potrebbero essere un'alternativa al rimpatrio, dove i rom vivono in condizioni decorose e hanno un lavoro. Ma progetti come questi, secondo suor Jacqueline, che lavora nel campo legale di Saint-Denis, "non se ne fanno più, la gente ha paura, e se sente parlare di sicurezza è contenta".
Dall’inizio dell’anno, dei 15mila rom che abitano in Francia, 8mila sono già stati rimpatriati, con un incentivo economico di 300 euro. In seguito al giro di vite, voluto dal presidente Nicolas Sarkozy dopo i disordini di Grenoble, con la nuova normativa, sono due al giorno gli accampamenti abusivi che vengono sgomberati. "La politica del rimpatrio su base volontaria non è una novità, l'anno scorso abbiamo rimpatriato 11mila rom in Romania e Bulgaria – spiega il ministro per l'immigrazione Eric Besson – abbiamo semplicemente accelerato perché il presidente Sarkozy ha chiesto lo smantellamento di tutti i campi illegali".
Ma esistono anche, pochi, campi legali che potrebbero essere un'alternativa al rimpatrio, dove i rom vivono in condizioni decorose e hanno un lavoro. Ma progetti come questi, secondo suor Jacqueline, che lavora nel campo legale di Saint-Denis, "non se ne fanno più, la gente ha paura, e se sente parlare di sicurezza è contenta".