Alla vigilia del negoziato di pace promosso dagli Stati Uniti a Washington, quattro israeliani sono stati uccisi, in un agguato, nei territori occupati della Cisgiordania. L'ala militare di Hamas, le Brigate Al Qassam, ha rivendicato l'attacco
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Attacco terrosistico in Gisgiordania alla vigilia della ripresa dei negoziati tra israeliani e palestinesi. Quattro coloni sono stati uccisi vicino alla colonia ebraica di Kyriat Arba, nella regione di Hebron. Le vittime sono tutte membri di una stessa famiglia: si tratta di due uomini, di età compresa tra i 25 e i 40 anni, e di due donne, una delle quali incinta.
Secondo gli agenti delle forze di sicurezza si è trattato di un'imboscata ben pianificata. Alcuni colpi sono stati sparati dagli aggressori contro il veicolo su cui le vittime vaggiavano, poi, dopo aver bloccato l'autombile israeliana con la prima sventagliata di colpi, gli attentatori hanno estratto i passeggeri e li hanno uccisi sparando a bruciapelo. Secondo fonti mediche e di polizia si tratta del più grave attacco sferrato da molti mesi a questa parte.
L'attentato è stato rivendicato dall'ala militare di Hamas, le Brigate Al Qassam. "Questo attacco è un anello di una serie di attacchi: alcuni sono stati compiuti e altri ne verranno fatti" ha detto alla Reuters, Abu Ubaida, portavoce del gruppo. In una dichiarazione precedente alla rivendicazione, Hamas aveva lodato l'attentato. "Si tratta di una risposta naturale ai crimini dell'occupazione israeliana e dei suoi coloni" ha detto Sami Abu-Zuhri, portavoce di Hamas a Gaza, "che prova tra l'altro - ha aggiunto- il fallimento del coordinamento per la sicurezza" tra israeliani e palestinesi.
Dopo la rivendicazione di Hamas anche gli omologhi di Fatah, il partito del presidente dell'Anp Abu Mazen (i Martiri di al Aqsa) , hanno fatto altrettanto. "Questo attacco è una risposta alle continue aggressioni di Israele ai nostri luoghi sacri, alle loro continue incursioni e al coordinamento della sicurezza tra gli Israeliani e l'Anp", ha detto alla radio Voce della Palestina, un miliziano identificatosi come Abu Mahmud.
Secondo fonti della sicurezza israeliana e dell'Anp questa rivendicazione non è però altrettanto attendibile ed è più probabile che Hamas o la Jihad islamica siano i veri responsabili.
"Il terrore non deciderà i confini d'Israele" ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu nel commentare l'attacco.
Netanyahu si trova a Washington per partecpiare al negoziato di pace. I leader di Israele e della Palestina incontreranno il presidente Usa Barack Obama per una cena alla Casa Bianca il 1 settembre e apriranno dei negoziati formali (i primi da quasi due anni) il 2. Hamas è contraria all'apertura dei negoziati, cui ha rifiutato di prendere parte.
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