Diffuse dalla tv cilena, mostrano i lavoratori sereni nonostante la drammaticità delle situazione. Per liberarli ci vorranno mesi
Diffuse le prime immagini dei 33 minatori cileni rimasti intrappolati a 700 metri sotto terra nella miniera di San Josè. Nonostante la situazione drammatica (ci vorranno mesi per liberarli) i minatori si mostrano abbastanza rilassati: cercano di sorridere, salutano, spiegano come si sono organizzati, mostrando anche una cassetta di pronto soccorso dotata di alcol, medicinali, deodorante e dentifricio.
L'unico modo per comunicare con loro è un foro, attraverso cui ricevono cibo, generi di prima necessità, telecamere e aria fresca.
I parenti, hanno scelto di stare vicini ai loro familiari e seguire le operazioni di soccorso passo passo, vivendo fuori dalla miniera nell'accampamento Esperanza.
Intanto il giudice del Tribunale di Copiapò, Mirta Lagos Pino, ha accolto la richiesta avanzata da un avvocato che rappresenta 26 delle 33 famiglie degli operai e disposto il congelamento di 1,8 milioni di dollari della società San Esteban, proprietaria della miniera San Josè, in misura precauzionale.
Il gruppo minerario intanto ha dichiarato nei giorni scorsi di essere sull'orlo del fallimento a causa dell'incidente che ha bloccato la produzione nella miniera e di non poter più pagare gli stipendi ai minatori.
L'unico modo per comunicare con loro è un foro, attraverso cui ricevono cibo, generi di prima necessità, telecamere e aria fresca.
I parenti, hanno scelto di stare vicini ai loro familiari e seguire le operazioni di soccorso passo passo, vivendo fuori dalla miniera nell'accampamento Esperanza.
Intanto il giudice del Tribunale di Copiapò, Mirta Lagos Pino, ha accolto la richiesta avanzata da un avvocato che rappresenta 26 delle 33 famiglie degli operai e disposto il congelamento di 1,8 milioni di dollari della società San Esteban, proprietaria della miniera San Josè, in misura precauzionale.
Il gruppo minerario intanto ha dichiarato nei giorni scorsi di essere sull'orlo del fallimento a causa dell'incidente che ha bloccato la produzione nella miniera e di non poter più pagare gli stipendi ai minatori.