Medio Oriente, Clinton: "Negoziati al via a settembre"
MondoIl segretario di Stato americano ha confermato le indiscrezioni che prevedevano la ripresa dei colloqui tra israeliani e palestinesi. L'obiettivo è "risolvere le questioni dello status finale" entro un anno. Netanyahu favorevole, cautela dai palestinesi
Il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, ha annunciato che israeliani e palestinesi riprenderanno negoziati diretti a Washington, il 2 settembre, con l'obiettivo di concludere i colloqui entro un anno.
Il capo della diplomazia americana ha spiegato che sono stati invitati il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e il presidente dell'Anp, Abu Mazen, e all'incontro parteciperanno anche il re di Giordania Abdallah e il presidente egiziano, Hosni Mubarak.
L'annuncio ha confermato l'anticipazione di poche ore prima dal New York Times. La Clinton ha spiegato che i negoziati dovrebbero svolgersi "senza precondizioni". I negoziati diretti tra israeliani e palestinesi si erano bloccati 20 mesi fa, dopo l'offensiva di Israele a Gaza.
L'invito è stato rivolto a nome degli Usa e degli altri membri del Quartetto (Onu, Ue e Russia).
Le reazioni - Un portavoce di Netanyahu ha subito accolto favorevolmente l'invito.
Cautela dai palestinesi che chiedono temi prefissati. "La nostra posizione è molto chiara e non è cambiata: siamo contrari a colloqui senza un'agenda" ha commentato una fonte dell'entourage del negoziatore palestinese Saeb Erekat. "Non si tratta di precondizioni, come sostiene Israele, vogliamo semplicemente che si rispettino gli stessi termini di riferimento stabiliti nel processo di pace iniziato a Madrid nel 1990 e fondamentalmente il ripristino dei confini del 1967", ha aggiunto.
L'ultimo tentativo di avviare negoziati diretti risale al novembre 2007, con la Conferenza di Annapolis, nel Maryland, a cui parteciparono il premier israeliano, Ehud Olmert, e il presidente dell'Anp, Abu Mazen.
Il capo della diplomazia americana ha spiegato che sono stati invitati il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e il presidente dell'Anp, Abu Mazen, e all'incontro parteciperanno anche il re di Giordania Abdallah e il presidente egiziano, Hosni Mubarak.
L'annuncio ha confermato l'anticipazione di poche ore prima dal New York Times. La Clinton ha spiegato che i negoziati dovrebbero svolgersi "senza precondizioni". I negoziati diretti tra israeliani e palestinesi si erano bloccati 20 mesi fa, dopo l'offensiva di Israele a Gaza.
L'invito è stato rivolto a nome degli Usa e degli altri membri del Quartetto (Onu, Ue e Russia).
Le reazioni - Un portavoce di Netanyahu ha subito accolto favorevolmente l'invito.
Cautela dai palestinesi che chiedono temi prefissati. "La nostra posizione è molto chiara e non è cambiata: siamo contrari a colloqui senza un'agenda" ha commentato una fonte dell'entourage del negoziatore palestinese Saeb Erekat. "Non si tratta di precondizioni, come sostiene Israele, vogliamo semplicemente che si rispettino gli stessi termini di riferimento stabiliti nel processo di pace iniziato a Madrid nel 1990 e fondamentalmente il ripristino dei confini del 1967", ha aggiunto.
L'ultimo tentativo di avviare negoziati diretti risale al novembre 2007, con la Conferenza di Annapolis, nel Maryland, a cui parteciparono il premier israeliano, Ehud Olmert, e il presidente dell'Anp, Abu Mazen.