A tanto ammontano i soldati stranieri morti nel corso del conflitto. Il generale Petraeus si mostra cauto sul possibile ritiro nel 2011. Ma Obama precisa: "La data non è negoziabile". Intanto i talebani aprono all'Onu per indagare sulle morti tra i civili
Afghanistan - L'ALBUM FOTOGRAFICO
2000 soldati stranieri caduti in Afghanistan - Il numero totale di soldati stranieri caduti nella guerra in Afghanistan dal 2001 ad oggi ha superato la soglia di 2000 persone, di cui 27 italiani. Lo rende noto il sito indipendente icasualties.org. Solo nel 2010 ad aver perso la vita sono stati 434 soldati stranieri, contro i 512 caduti del 2009. Ma intanto il generale Petraeus, comandante in capo dell'Isaf e delle truppe Usa in Afghanistan, si è ieri mostrato cauto sulla scadennza del 2011 avanzata dal presidente Obama per l'inizio del ritiro delle truppe dal Paese: non è una data "obbligata", ha detto il generale in un'intervista. La Nato ha intanto ammesso di aver ucciso per errore cinque civili giovedì nella provincia di Helmand.
Obama: la data non è negoziabile - Immediata la reazione del presidente Usa secondo cui la data del primo luglio 2011 per l'inizio del ritiro degli Usa dall'Afghanistan "non è negoziabile". Quera la posizione di Obama che non lascia spazio a dubbi i possibilità di negoziazione.
Talebani pronti a collaborare cobn l'Onu: E sulla responsabilità delle vittie civili, che secondo un recente rapporto sono aumentate del 31% nel 2010, sono intervenuti anche i talebani afghani che hanno proposto la creazione di un comitato congiunto con responsabili dell'Onu e della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato) per indagare sulle perdite tra i civili
In una risposta pubblicata sulla loro pagina web alle statistiche diffuse giorni fa dalla rappresentanza Onu in Afghanistan (Unama) secondo cui i tre quarti delle vittime sono dovute agli insorti, un loro portavoce, Zabihullah Muhajid, ha respinto la responsabilità e ha avanzato la proposta di costituire l'organismo che "dovrebbe avere la libertà di muoversi nelle aree colpite per raccogliere informazioni precise". Del comitato, si dice ancora, dovrebbero fare parte rappresentanti speciali della Organizzazione della Conferenza islamica (Oci), di organismi di difesa dei diritti umani dell'Onu, oltre che dell'Isaf e dell'Emirato islamico dell'Afghanistan (nome con cui gli insorti identificano lo Stato afghano).
2000 soldati stranieri caduti in Afghanistan - Il numero totale di soldati stranieri caduti nella guerra in Afghanistan dal 2001 ad oggi ha superato la soglia di 2000 persone, di cui 27 italiani. Lo rende noto il sito indipendente icasualties.org. Solo nel 2010 ad aver perso la vita sono stati 434 soldati stranieri, contro i 512 caduti del 2009. Ma intanto il generale Petraeus, comandante in capo dell'Isaf e delle truppe Usa in Afghanistan, si è ieri mostrato cauto sulla scadennza del 2011 avanzata dal presidente Obama per l'inizio del ritiro delle truppe dal Paese: non è una data "obbligata", ha detto il generale in un'intervista. La Nato ha intanto ammesso di aver ucciso per errore cinque civili giovedì nella provincia di Helmand.
Obama: la data non è negoziabile - Immediata la reazione del presidente Usa secondo cui la data del primo luglio 2011 per l'inizio del ritiro degli Usa dall'Afghanistan "non è negoziabile". Quera la posizione di Obama che non lascia spazio a dubbi i possibilità di negoziazione.
Talebani pronti a collaborare cobn l'Onu: E sulla responsabilità delle vittie civili, che secondo un recente rapporto sono aumentate del 31% nel 2010, sono intervenuti anche i talebani afghani che hanno proposto la creazione di un comitato congiunto con responsabili dell'Onu e della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato) per indagare sulle perdite tra i civili
In una risposta pubblicata sulla loro pagina web alle statistiche diffuse giorni fa dalla rappresentanza Onu in Afghanistan (Unama) secondo cui i tre quarti delle vittime sono dovute agli insorti, un loro portavoce, Zabihullah Muhajid, ha respinto la responsabilità e ha avanzato la proposta di costituire l'organismo che "dovrebbe avere la libertà di muoversi nelle aree colpite per raccogliere informazioni precise". Del comitato, si dice ancora, dovrebbero fare parte rappresentanti speciali della Organizzazione della Conferenza islamica (Oci), di organismi di difesa dei diritti umani dell'Onu, oltre che dell'Isaf e dell'Emirato islamico dell'Afghanistan (nome con cui gli insorti identificano lo Stato afghano).