Usa e Gran Bretagna ammoniscono i cittadini sui rischi che si corrono a viaggiare a Mosca e nelle regioni colpite dalla calamità. La Farnesina: "Rinviare viaggi non indispensabili". L'Italia valuta l'invio di aiuti. FOTO E VIDEO
Mosca sotto una cappa di nebbia
Russia, non si placano gli incendi nel Centro Ovest
Fumo nella stratosfera - Il fumo degli incendi di foreste e torbiere che stanno devastando gran parte della Russia europea, estendendosi per 3000 km dagli Urali alle frontiere occidentali del Paese, hanno raggiunto la stratosfera a 12 km di altitudine, secondo i dati forniti dai satelliti della Nasa Terra e Aqua.
"A questa altitudine, il fumo può diffondersi a grande velocità, deteriorando la qualità dell'aria lontano dai focolai d'incendio. I pirocumuli e il fumo nella stratosfera testimoniano la grande intensità dei roghi", si legge in un comunicato della Nasa riportato dall'agenzia Ria Novosti.
Secondo gli ultimi dati, gli incendi sono circa 560, in 22 delle 83 regioni russe. Una quarantina si sono sviluppati nelle torbiere, di cui 27 nella sola regione di Mosca. L'ultimo bilancio delle vittime è fermo a 52 morti.
Una cappa di fumo nocivo - Intanto Mosca sempre più in ginocchio a causa della fitta cappa di fumo acre e nocivo che la opprime ormai da quasi due settimane, con un forte peggioramento da mercoledì scorso.
Secondo il servizio meteo, le temperature dovrebbero raggiungere i 37-39 gradi nella capitale e i 35-40 nella regione, devastata da fine luglio come gran parte della Russia europea da incendi di foreste e torbiere che gli oltre 150 mila uomini della protezione civile non riescono a domare. I russi confidano solo nella pioggia per scacciare l'incubo, ma le previsioni non danno speranza a breve. Per martedì si attende almeno un cambio della direzione del vento. Nonostante il fumo, lo scalo di Sheremetevo funziona regolarmente, qualche ritardo invece si registrano a Domodedovo e Vnukovo.
Le autorità sanitarie rinnovano gli appelli a restare in casa , uscendo in caso di necessità solo con mascherine o respiratori, a non fumare e a fare frequenti docce: la concentrazione di monossido di carbonio supera di 4-5 volte la soglia di sicurezza e il suo cocktail con lo smog e il fumo è pericoloso per la salute, causando anche mal di testa, irritazioni alla gola e agli occhi, conati di nausea.
Evitare i viaggi a Mosca - L'ondata di caldo e incendi genera preoccupazione anche a livello turistico: il dipartimento di Stato Usa e il ministero degli esteri britannico hanno ammonito i propri concittadini sui rischi che si corrono a viaggiare a Mosca e nelle regioni colpite dalla calamità.
E anche la Farnesina avverte i cittadini. Attraverso un avviso sul sito internet viaggiaresicuri.it, consiglia ai turisti italiani di "rinviare, per il momento, viaggi non strettamente necessari" a Mosca e nelle zone della Russia colpite dal caldo intenso e dagli incendi.
Nella capitale russa - si legge sull'avviso online - "non è previsto un significativo abbassamento delle temperature, né pioggia per i prossimi 7-10 giorni. Le autorità federali raccomandano di evitare di permanere a lungo all'aria aperta la mattina presto e nelle ore più calde della giornata e di indossare mascherine filtranti".
Inoltre, "le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza nelle seguenti regioni: Mosca, Vladimir, Ryazan, Voronezh e Nizhniy Novgorod, così come nelle Repubbliche di Mordovia e Mari El. Anche le regioni di Ivanova, Repubblica del Tatarstan e Kamchatka sono interessate da focolai di incendi, seppur in misura minore. Forti incendi si stanno verificando anche nella Repubblica del Daghestan. Si raccomanda, pertanto - sottolinea la Farnesina - di evitare le suddette aree boschive".
Mascherine regalate al supermercato - Mascherine anti fumo regalate ai clienti: l'iniziativa, in una Mosca soffocata da una nuvola di fumo acre e nocivo, è di una popolare rete di supermercati russi, il Perekrestok.
La consegna viene effettuata gratuitamenteforeste alle casse, tra lo stupore della gente, che comunque le prende volentieri dato che spesso sono esaurite nella farmacie. Nella capitale, dove le auto girano con i fari accesi per la ridotta visibilità, ormai le usano in molti, dai turisti ai venditori di matrioske, dai vigili urbani ai titolari dei chioschi.
Chi può, però, scappa da Mosca. E' infatti iniziata la grande fuga verso dacie o cittaà russe non colpite dagli incendi di e torbiere, come San Pietroburgo: un vero e proprio assalto a treni e aerei.
Meevedev dona 9 mila euro ai senzatetto - Il presidente russo Dmitrij Medvedev ha messo a disposizione 9 mila euro del suo patrimonio personale per la ricostruzione delle case distrutte dagli incendi. "Ci aspettiamo che altri funzionari seguano l'esempio del presidente", ha detto la sua portavoce, Natalia Timakova, citata dal quotidiano Ria Novosti, spiegando che Medvedev si augura che anche cittadini comuni donino denaro in favore delle vittime dei roghi. I presidenti di Camera e Senato, Boris Gryzlov e Sergey Mironov, si erano in precedenza impegnati a versare circa 2.500 euro a testa.
Dall'Italia - Il governo italiano sta valutando l'invio di mezzi italiani in Russia per l'emergenza incendi. E' l'orientamento emerso durante l'incontro di questa mattina a Palazzo Grazioli tra il premier Silvio Berlusconi, il sottosegretario Gianni Letta e il capo della protezione civile Guido Bertolaso.
Russia, non si placano gli incendi nel Centro Ovest
Fumo nella stratosfera - Il fumo degli incendi di foreste e torbiere che stanno devastando gran parte della Russia europea, estendendosi per 3000 km dagli Urali alle frontiere occidentali del Paese, hanno raggiunto la stratosfera a 12 km di altitudine, secondo i dati forniti dai satelliti della Nasa Terra e Aqua.
"A questa altitudine, il fumo può diffondersi a grande velocità, deteriorando la qualità dell'aria lontano dai focolai d'incendio. I pirocumuli e il fumo nella stratosfera testimoniano la grande intensità dei roghi", si legge in un comunicato della Nasa riportato dall'agenzia Ria Novosti.
Secondo gli ultimi dati, gli incendi sono circa 560, in 22 delle 83 regioni russe. Una quarantina si sono sviluppati nelle torbiere, di cui 27 nella sola regione di Mosca. L'ultimo bilancio delle vittime è fermo a 52 morti.
Una cappa di fumo nocivo - Intanto Mosca sempre più in ginocchio a causa della fitta cappa di fumo acre e nocivo che la opprime ormai da quasi due settimane, con un forte peggioramento da mercoledì scorso.
Secondo il servizio meteo, le temperature dovrebbero raggiungere i 37-39 gradi nella capitale e i 35-40 nella regione, devastata da fine luglio come gran parte della Russia europea da incendi di foreste e torbiere che gli oltre 150 mila uomini della protezione civile non riescono a domare. I russi confidano solo nella pioggia per scacciare l'incubo, ma le previsioni non danno speranza a breve. Per martedì si attende almeno un cambio della direzione del vento. Nonostante il fumo, lo scalo di Sheremetevo funziona regolarmente, qualche ritardo invece si registrano a Domodedovo e Vnukovo.
Le autorità sanitarie rinnovano gli appelli a restare in casa , uscendo in caso di necessità solo con mascherine o respiratori, a non fumare e a fare frequenti docce: la concentrazione di monossido di carbonio supera di 4-5 volte la soglia di sicurezza e il suo cocktail con lo smog e il fumo è pericoloso per la salute, causando anche mal di testa, irritazioni alla gola e agli occhi, conati di nausea.
Evitare i viaggi a Mosca - L'ondata di caldo e incendi genera preoccupazione anche a livello turistico: il dipartimento di Stato Usa e il ministero degli esteri britannico hanno ammonito i propri concittadini sui rischi che si corrono a viaggiare a Mosca e nelle regioni colpite dalla calamità.
E anche la Farnesina avverte i cittadini. Attraverso un avviso sul sito internet viaggiaresicuri.it, consiglia ai turisti italiani di "rinviare, per il momento, viaggi non strettamente necessari" a Mosca e nelle zone della Russia colpite dal caldo intenso e dagli incendi.
Nella capitale russa - si legge sull'avviso online - "non è previsto un significativo abbassamento delle temperature, né pioggia per i prossimi 7-10 giorni. Le autorità federali raccomandano di evitare di permanere a lungo all'aria aperta la mattina presto e nelle ore più calde della giornata e di indossare mascherine filtranti".
Inoltre, "le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza nelle seguenti regioni: Mosca, Vladimir, Ryazan, Voronezh e Nizhniy Novgorod, così come nelle Repubbliche di Mordovia e Mari El. Anche le regioni di Ivanova, Repubblica del Tatarstan e Kamchatka sono interessate da focolai di incendi, seppur in misura minore. Forti incendi si stanno verificando anche nella Repubblica del Daghestan. Si raccomanda, pertanto - sottolinea la Farnesina - di evitare le suddette aree boschive".
Mascherine regalate al supermercato - Mascherine anti fumo regalate ai clienti: l'iniziativa, in una Mosca soffocata da una nuvola di fumo acre e nocivo, è di una popolare rete di supermercati russi, il Perekrestok.
La consegna viene effettuata gratuitamenteforeste alle casse, tra lo stupore della gente, che comunque le prende volentieri dato che spesso sono esaurite nella farmacie. Nella capitale, dove le auto girano con i fari accesi per la ridotta visibilità, ormai le usano in molti, dai turisti ai venditori di matrioske, dai vigili urbani ai titolari dei chioschi.
Chi può, però, scappa da Mosca. E' infatti iniziata la grande fuga verso dacie o cittaà russe non colpite dagli incendi di e torbiere, come San Pietroburgo: un vero e proprio assalto a treni e aerei.
Meevedev dona 9 mila euro ai senzatetto - Il presidente russo Dmitrij Medvedev ha messo a disposizione 9 mila euro del suo patrimonio personale per la ricostruzione delle case distrutte dagli incendi. "Ci aspettiamo che altri funzionari seguano l'esempio del presidente", ha detto la sua portavoce, Natalia Timakova, citata dal quotidiano Ria Novosti, spiegando che Medvedev si augura che anche cittadini comuni donino denaro in favore delle vittime dei roghi. I presidenti di Camera e Senato, Boris Gryzlov e Sergey Mironov, si erano in precedenza impegnati a versare circa 2.500 euro a testa.
Dall'Italia - Il governo italiano sta valutando l'invio di mezzi italiani in Russia per l'emergenza incendi. E' l'orientamento emerso durante l'incontro di questa mattina a Palazzo Grazioli tra il premier Silvio Berlusconi, il sottosegretario Gianni Letta e il capo della protezione civile Guido Bertolaso.