Usa, appena licenziato spara contro i colleghi: 9 morti

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Strage in un deposito di birra nel Connecticut. L’uomo, che era stato allontanato per motivi disciplinari, si è suicidato con un fucile dopo essere stato accerchiato dalle forze dell'ordine

Rischiava il licenziamento, è entrato in azienda e ha cominciato a sparare all'impazzata uccidendo otto persone per poi suicidarsi al momento dell'arrivo delle forze dell'ordine. E' successo nel Connecticut, in una impresa di distribuzione della birra, la Hartford Distributors. L'uomo, Omar Thornton, era stato accusato di aver rubato e stava per partecipare a una riunione disciplinare sul suo caso, probabile preludio al licenziamento. Thornton, 34 anni, era pilota nella società e di recente aveva avuto dei problemi sul lavoro. Alcuni vicini di casa dell'uomo hanno raccontato che Thornton aveva subito delle molestie razziali per le quali aveva deciso di denunciare la sua azienda. Da qui la necessità di un incontro con il sindacato per decidere il da farsi. Secondo le prime ricostruzioni l'uomo temeva di poter perdere il lavoro.

La sparatoria è avvenuta durante un cambio turno mentre in azienda c'erano circa 50 persone. Dopo aver colpito i colleghi con un fucile semiautomatico calibro 0,223 , Thornton si è puntato il fucile contro togliendosi la vita. La polizia di Manchester ha parlato di almeno tre feriti tra cui uno dei proprietari della società tra le maggiori distributrici di birra del Paese. Ad intervenire sul posto, oltre alla polizia e ai mezzi di soccorso, anche una squadra di artificieri che ha controllato la macchina di Thornton per accertare che a bordo non ci fossero esplosivi. Poco dopo dall'edificio si sarebbe alzata anche una colonna di fumo, a spegnerla il pronto intervento dei vigili del fuoco

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