L'Onu: "Indipendenza del Kosovo non viola la legge"

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Lo afferma la Corte di Giustizia dell'Aja nel parere consultivo: “Legittima la proclamazione decisa il 17 febbraio del 2008”. L'ira della Serbia: "Non li riconosceremo mai, pronti alla lotta"

La proclamazione dell'indipendenza del Kosovo non è un atto contrario al diritto internazionale. Lo ha affermato la Corte di giustizia dell'Onu nel parere consultivo pronunciato oggi all'Aja. La Corte era stata chiamata dall'Assemblea generale dell'Onu a decidere se la dichiarazione di indipendenza pronunciata il 17 febbraio del 2008 sia “in armonia” con il diritto internazionale. Il pronunciamento dell'Aja è destinato ad avere profonde implicazioni sia sul piano del rapporto tra i movimenti separatisti diffusi nel mondo e i governi dei rispettivi Paesi sia sul negoziato di ingresso nell'Ue di Belgrado e di Pristina.

Questo verdetto è stato seguito con particolare ansia a Kosovska Mitrovica, la città del nord divisa in due dal fiume Ibar in un settore serbo e uno albanese, che è per questo il simbolo della contrapposizione fra le due comunità etniche del Kosovo. Nella parte nord, quella abitata dai serbi, la polizia ha rafforzato la sua presenza, appoggiata da pattuglie della missione europea Eulex e uomini della Kfor.

La reazione di Belgrado è identica a quella di due anni e mezzo fa. Il ministro degli Esteri, Vuk Jeremic, lo stesso che inoltrò la richiesta alla Corte, ha affermato che la Serbia "non riconoscerà mai, in nessun caso" la dichiarazione d'indipendenza. Jeremic ha invitato i serbi alla calma: "Davanti a noi vi sono giorni difficili. E' cruciale mantenere la pace e stabilizzare l'intero territorio della provincia. E' importante che i nostri cittadini non reagiscano a provocazioni".

Per protestare contro il pronunciamento dell’Aja, circa 2.000 serbi sono scesi in strada a Mitrovica, la città divisa tra serbi e kosovaro-albanesi, tenuti d’occhio da un imponente dispositivo di forze dell’ordine e mezzi della missione Ntao Kfor. A sud invece, dove abitano gli albanesi, sono subito iniziati i festeggiamenti. Alla base della secessione kosovara c’è il conflitto del 1998-1999 tra le forze serbe e i guerriglieri indipendentisti albanesi, che ha fatto circa 13.000 vittime, quasi tutti albanesi del Kosovo. Ancora oggi 1.862 persone sono considerate disperse.

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