Nel giorno in cui compie 92 anni, il Sudafrica festeggia il suo "padre della patria". L'evento è stato voluto dall'Onu perché "la lotta all'apartheid resta una priorità"
Si celebra oggi, novantaduesimo compleanno di Nelson Mandela, il "Mandela Day", voluto dall'Onu nel novembre scorso. L'Organizzazione delle nazioni unite aveva motivato l'istituzione della giornata con il fatto che "la lotta all'apartheid resta in cima alle priorità delle Nazioni Unite".
Mandela, nato il 18 luglio del 1918, è stato il primo presidente nero del Sudafrica post-apartheid e nel suo Paese è considerato il "padre della patria". Attivista per i diritti umani, fu arrestato nel 1962 e condannato all'ergastolo nel 1964. Rifiutò la scarcerazione in cambio della rinuncia alla lotta armata nel febbraio del 1985 e fu infine rilasciato, sulla spinta delle crescenti pressioni della comunità internazionale, l'11 febbraio 1990. Nel 1993 fu insignito del Nobel per la pace e l'anno dopo partecipò alle elezioni presidenziali: le vinse e fu il primo presidente nero del Sudafrica fino al giugno 1999. Si è ritirato dalla vita pubblica nel 2004, a 85 anni. Ha avuto tre mogli, dalla seconda delle quali, Winnie, si è separato dopo una lunga serie di polemiche politiche.
Mandela, nato il 18 luglio del 1918, è stato il primo presidente nero del Sudafrica post-apartheid e nel suo Paese è considerato il "padre della patria". Attivista per i diritti umani, fu arrestato nel 1962 e condannato all'ergastolo nel 1964. Rifiutò la scarcerazione in cambio della rinuncia alla lotta armata nel febbraio del 1985 e fu infine rilasciato, sulla spinta delle crescenti pressioni della comunità internazionale, l'11 febbraio 1990. Nel 1993 fu insignito del Nobel per la pace e l'anno dopo partecipò alle elezioni presidenziali: le vinse e fu il primo presidente nero del Sudafrica fino al giugno 1999. Si è ritirato dalla vita pubblica nel 2004, a 85 anni. Ha avuto tre mogli, dalla seconda delle quali, Winnie, si è separato dopo una lunga serie di polemiche politiche.