Colombia, condannato pedofilo italiano

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Per Paolo Pravisani, 72enne di Udine, già condannato per detenzione di materiale pedopornografico e per aver avuto rapporti sessuali con un minore, oggi inizia il processo per l’omicidio di Yesid Torres, 14enne trovato morto dopo un'overdose

Una serie di foto di “festini” a sfondo sessuale e, soprattutto, la testimonianza di un ragazzino che ha confermato i rapporti sessuali. Sono stati questi gli elementi che hanno convinto il giudice colombiano German Herrera a condannare Paolo Pravisani, con l'accusa di induzione alla prostituzione, pornografia infantile e atto sessuale con un minore di 14 anni. Ma il settantaduenne di origine udinese non ha ancora chiuso i conti con la giustizia colombiana: oggi infatti inizia un altro processo a suo carico per l'omicidio di Yesid Torres, un ragazzino di 14 anni trovato morto per un'overdose di cocaina nel 2009 nell'appartamento di Pravisani a Cartagena de Las Indias.

In attesa che venga resa nota, entro un mese, la sentenza,  il giudice ha ordinato il trasferimento in carcere dell'uomo, che si trova da tempo in una clinica psichiatrica di Cartagena e si è sempre dichiarato innocente.

Insieme a Pravisani, oggi sono state condannate anche le domestiche che lavoravano nella sua abitazione, Angelica Tovar e Ilda Rosa Martinez. La testimonianza chiave - hanno rilevato i media - è stata quella di un adolescente, identificato nel processo con le sigle “Ajc”, che ha confermato di avere avuto rapporti sessuali con l'italiano nel suo appartamento, dove c'erano sempre - è stato precisato - le due domestiche.

A pesare sulla decisione del tribunale sono state anche una serie di foto di festini a sfondo sessuale prese nell'abitazione di Pravisani. "Sono felice che vada in prigione, ora non potrà più prendersi gioco del mio dolore", ha detto al quotidiano El Tiempo la madre di Yesid, Lourdes Torres, rilevando che tempo fa in un'intervista allo stesso giornale, Pravisani aveva detto che con Yesid aveva "un rapporto di lavoro", ammettendo "di avergli dato un po' di cocaina. Ma lui - aveva affermato - ne prendeva di più per conto suo. Ha esagerato ed è morto".

Il processo a Pravisani ha avuto ampia eco sulla stampa colombiana, che ha messo in risalto il fatto che quella dell'italiano è la prima condanna per pedofilia di uno straniero in Colombia

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