Lo ha approvato il gabinetto israeliano per la sicurezza. Sarà facilitato l'ingresso di beni a uso civile e di materiale per progetti civili. Resta invece il blocco navale. Il governo alla comunità internazionale: "Ora liberate il soldato Shalit"
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Il gabinetto israeliano per la sicurezza ha approvato oggi un alleggerimento del blocco della Striscia di Gaza.
A Gaza sarà facilitato l'ingresso di "beni a uso civile" e di "materiali per progetti civili", secondo quanto riferisce un comunicato dell'ufficio del primo ministro israeliano.
Il blocco navale della Striscia di Gaza apparentemente resterà in vigore. Lo si evince dall'annuncio governativo israeliano secondo il quale resteranno in vigore le esistenti misure di sicurezza per prevenire l'ingresso di armi e di mezzi paramilitari.
Il governo israeliano, nel comunicato in cui si annuncia l'allentamento del blocco su Gaza, afferma che Israele "si aspetta che la comunità internazionale agisca per l'immediata liberazione del soldato Ghilad Shalit", prigioniero di Hamas a Gaza dal giugno del 2006.
Israele è stato sottoposto a forti pressioni internazionali per una revoca del blocco di Gaza in seguito al mortale arrembaggio a una nave turca di attivisti filopalestinesi da parte della marina israeliana nel corso del quale nove turchi sono stati uccisi.
La decisione di Israle è stata "grandemente apprezzata" dall'Italia, ha commentato il ministro degli Esteri, Franco Frattini. E ha definito Israele "Paese ragionevole e democratico" che ha capito che "la strategia dell'assedio a Gaza era controproducente".
"Tenere Gaza bloccata - ha spiegato il ministro - vuol dire dare ad Hamas le chiavi del destino di Gaza, ma significa anche non aiutare Abu Mazen e soprattutto mettere in difficoltà la comunità internazionale".
Frattini ha quindi ringraziato per "l'impegno continuo" il portavoce del quartetto, Tony Blair, l'inviato degli Usa per il Medio Oriente, George Mitchell e il rappresentate degli esteri dell'Ue, Catherine Ashton. "L'Europa e gli Usa - ha concluso - ancora una volta hanno detto la stessa cosa insieme e Israele ha capito".
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Il blocco navale della Striscia di Gaza apparentemente resterà in vigore. Lo si evince dall'annuncio governativo israeliano secondo il quale resteranno in vigore le esistenti misure di sicurezza per prevenire l'ingresso di armi e di mezzi paramilitari.
Il governo israeliano, nel comunicato in cui si annuncia l'allentamento del blocco su Gaza, afferma che Israele "si aspetta che la comunità internazionale agisca per l'immediata liberazione del soldato Ghilad Shalit", prigioniero di Hamas a Gaza dal giugno del 2006.
Israele è stato sottoposto a forti pressioni internazionali per una revoca del blocco di Gaza in seguito al mortale arrembaggio a una nave turca di attivisti filopalestinesi da parte della marina israeliana nel corso del quale nove turchi sono stati uccisi.
La decisione di Israle è stata "grandemente apprezzata" dall'Italia, ha commentato il ministro degli Esteri, Franco Frattini. E ha definito Israele "Paese ragionevole e democratico" che ha capito che "la strategia dell'assedio a Gaza era controproducente".
"Tenere Gaza bloccata - ha spiegato il ministro - vuol dire dare ad Hamas le chiavi del destino di Gaza, ma significa anche non aiutare Abu Mazen e soprattutto mettere in difficoltà la comunità internazionale".
Frattini ha quindi ringraziato per "l'impegno continuo" il portavoce del quartetto, Tony Blair, l'inviato degli Usa per il Medio Oriente, George Mitchell e il rappresentate degli esteri dell'Ue, Catherine Ashton. "L'Europa e gli Usa - ha concluso - ancora una volta hanno detto la stessa cosa insieme e Israele ha capito".
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