Il Pakistan oscura Facebook e YouTube

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Una sentenza dell'Alta Corte di Lahore ha dichiarato fuorilegge nel Paese asiatico i due social network, per aver pubblicato vignette satiriche sul profeta Maometto

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Facebook vietato in Pakistan. Una sentenza dell'Alta Corte di Lahore ha dichiarato fuorilegge nel Paese il famoso socialnetwork, per aver promosso un concorso sulle caricature di Maometto. Spetterà, dunque, al ministero delle Telecomunicazioni mettere in pratica il verdetto dei giudici, bloccando l'accesso ai navigatori d'internet. La decisione dell'Alta Corte è stata sollecitata da una petizione presentata dal Movimento degli avvocati islamici. Da parte sua l'esecutivo ha ricordato d'aver già bloccato parzialmente il sito e, più specificatamente, le pagine relative al concorso, giudicato "blasfemo" dalle autorità.

Wahaj-us-Siraj, amministratore delegato del provider Nayatel, ha detto che l'Apt ha emesso un'ordinanza
ieri sera richiedendo il blocco "immediato" di YouTube. "Era una direttiva pesante perché ci hanno chiesto di farlo velocemente, riferendo subito dopo a loro", ha detto a Reuters.

Nel 2007 YouTube è stato bloccato nel paese musulmano per circa un anno, per quelli che sono stati
definiti video "contrari all'Islam". Nel 2005 la pubblicazione in Danimarca di vignette sul profeta Maometto provocò in Pakistan un'ondata di proteste che costò la vita a cinquanta persone.

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