Messa del Papa davanti a mezzo milione di persone nella città portoghese delle apparizioni mariane. Nel pomeriggio incontro con le organizzazioni pastorali, invitate a lottare contro i "meccanismi" socio-culturali che portano all'aborto e ai matrimoni gay
Il 13 maggio è stato il cuore dei quattro giorni del viaggio apostolico in Portogallo di Benedetto XVI. Nel 93esimo anniversario della prima delle sei apparizione mariane ai tre pastorinhos Francesco Marto, Giacinta Marto e Lucia dos Santos il Papa ha voluto presiedere la concelebrazione eucaristica proprio sul luogo degli straordinari eventi del 1917. La spianata della Cova da Iria a Fatima, che per estensione è il doppio di piazza San Pietro, era gremita da circa mezzo milione di pellegrini, giunti da ogni parte del mondo.
All'omelia il Pontefice ha messo in guardia contro l'illusione di quanti ritengono "che la missione profetica di Fatima sia conclusa. Qui rivive quel disegno di Dio che interpella l’umanità sin dai suoi primordi: «Dov’è Abele, tuo fratello? […] La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo». L’uomo ha potuto scatenare un ciclo di morte e di terrore, ma non riesce ad interromperlo". Prima di auspicare "il preannunciato trionfo del Cuore Immacolato di Maria", di cui parlò la Senhora il 13 luglio 1917, il Pontefice ha spiegato il senso delle apparizioni di Fatima: "Con la famiglia umana pronta a sacrificare i suoi legami più santi sull’altare di gretti egoismi di nazione, razza, ideologia, gruppo, individuo, è venuta dal Cielo la nostra Madre benedetta offrendosi per trapiantare nel cuore di quanti le si affidano l’Amore di Dio che arde nel suo".
Dopo la concelebrazione eucaristica Benedetto XVI è entrato nell'antico santuario, per venerare le reliquie dei fratelli Francesco e Giacinta Marto, beatificati da Giovanni Paolo II il 13 maggio 2000. Il Papa ha poi sostato in preghiera davanti alla tomba della terza veggente, cugina dei beati, che, entrata nel Carmelo di Coimbra, divenne famosa in tutto il mondo col nome di suor Lucia.
La giornata di Benedetto XVI a Fatima è stata poi contrassegnata dall'incontro con le organizzazioni della Pastorale sociale, che ha avuto inizio alle 17.00 ora locale (18.00 in Italia) nella chiesa parrocchiale della Trindade. Com'era prevedibile, il Pontefice ha toccato, durante il lungo discorso, due temi caldi in Portogallo come l'aborto e il matrimonio gay. Il Papa ha infatti espresso "profondo apprezzamento a tutte quelle iniziative sociali e pastorali che cercano di lottare contro i meccanismi socio-economici e culturali, che portano all’aborto e che hanno ben presenti la difesa della vita e la riconciliazione e la guarigione delle persone ferite dal dramma dell’aborto. Le iniziative che hanno lo scopo di tutelare i valori essenziali e primari della vita, dal suo concepimento, e della famiglia, fondata sul matrimonio indissolubile tra un uomo e una donna, aiutano a rispondere ad alcune delle più insidiose e pericolose sfide che oggi si pongono al bene comune. Tali iniziative costituiscono, insieme a tante altre forme d’impegno, elementi essenziali per la costruzione della civiltà dell’amore".
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