Marea Nera, l'emergenza continua

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La prima delle tre falle della piattaforma che sta procurando il più grande disastro ambientale è stata chiusa, ma il flusso di petrolio che ogni giorno viene riversato in mare non si arresta: 5.000 barili che potrebbero diventare 60.000

Una delle tre falle è stata chiusa, la prima delle tre cupole di cemento e acciaio è arrivata, e da lunedì dovrebbe iniziare a catturare il greggio che fuoriesce dal pozzo sottomarino danneggiato dall'esplosione della piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico.

Ma non diminuisce il flusso del petrolio che ogni giorno viene riversato in mare: 5.000 barili che potrebbero diventare 60.000. E' questa la prima emergenza. Al tempo stesso si prova a iniziare la ripulitura del greggio finitio in mare. Nessuno, però, sa ancora come reagirà l'ecosistema al massiccio utilizzo di solventi.

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