Gran Bretagna al voto

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Una donna esce da un seggio elettorale - Foto ap
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Oggi sono chiamati alle urne 45 milioni di cittadini britannici per scegliere parlamento e primo ministro. Nei sondaggi i conservatori di David Cameron restano in testa, ma la sorpresa potrebbero essere i liberal democratici. TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

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Si sono aperti stamattina, alle 8 ora italiana, i seggi per le elezioni politiche in Gran Bretagna. Circa 45 milioni di elettori sono chiamati a decidere il nuovo premier e assegnare le 650 poltrone del Parlamento. I Tory, il partito conservatore britannico, restano in testa negli ultimissimi sondaggi, ma la prospettiva resta quella dello 'hung parliament', un 'parlamento appeso' senza una maggioranza assoluta. Ieri l'ex premier Tony Blair, che spera in una rimonta laburista, ha cercato di scaldare i cuori di indecisi e delusi attaccando a testa bassa conservatori e liberal-democratici.

Il primo ministro inglese uscente Gordon Brown, del partito Laburista che dal 1997 governa il paese, sta crescendo secondo l'ultimo sondaggio di ieri ma trova l'opposizione di tre giornali a diffusione nazionale che hanno appoggiato i partiti di opposizione. David Cameron, leader dei Conservatori, ha fatto campagna elettorale durante le ultime notti mentre Brown è andato a trovare gli operatori di un mercato nel nord dell'Inghilterra alle prime ore di oggi, nell'intento di conquistare l'oltre 30% degli elettori che, secondo recenti stime, non avrebbe ancora deciso chi votare. Un sondaggio di YouGov per il giornale Sun ha indicato che la crescita del partito di centro-destra di Cameron è arrivata a un punto morto, lasciando i Conservatori al 35%, mentre il partito di centro-sinistra Labour è cresciuto raggiungendo il 30% dei voti.

I Liberal Democratici, che stavano raccogliendo un crescente consenso grazie anche al leader telegenico Nick Clegg, hanno perso quattro punti rispetto al precedente sondaggio che li vedeva al 28%. Il sistema elettorale britannico, che àncora i seggi ai collegi e non al risultato complessivo, potrebbe con questi dati confermare i Labour, primo partito chiamato comunque ad affrontare i problemi connessi a una maggioranza risicata in parlamento. Ieri The Daily Express e il The Daily Mail hanno appoggiato Cameron mentre The Independent si è espresso favorevolmente nei confronti dei Liberal Democratici e del loro programma di riforma elettorale. I Labour sono al potere dal 1997 ma devono affrontare il risentimento pubblico per la recessione economica e per lo scandalo delle spese dei parlamentari che hanno coinvolto tutti i principali partiti britannici.

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