Times Square, l'attentatore: "Ho agito da solo"

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Times Square poche ore dopo la scoperta dell'autobomba - Foto Getty Images
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E' stato arrestato il presunto autore del fallito attentato a New York. Si chiama Shahzad Faisal, è cittadino americano di origini pakistane. Quando è stato fermato stava cercando di prendere un volo per Dubai. Obama: l'America "non si farà terrorizzare"

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Si chiama Faisal Shahzad, ha 30 anni, è un cittadino americano di origine pakistana. Questa l'identità del presunto autore del fallito attentato del weekend scorso a New York, quando un'autobomba è stata ritrovata nella centralissima Time Square.
L'uomo, catturato lunedì alle 23:45 all'aeroporto Jfk di New York, mentre tentava di imbarcarsi su un volo per Dubai, nel corso dell'interrogatorio ha dichiarato di aver "agito da solo" negando di avere contatti con gruppi radicali in Pakistan.

L'America "non si farà terrorizzare" ha detto Barack Obama sin conferenza stampa e ha assicurato che le indagini chiariranno se e quali legami vi sono tra gli attentatori e gruppi terroristici.

"L'indagine continua, come i nostri tentativi di raccogliere informazioni utili e continuiamo a seguire una serie di piste. Ma è chiaro che l'intento dietro a questo atto terroristico era quello di uccidere degli americani", ha detto il procuratore in una nota, precisando di non poter rendere pubbliche altre informazioni visto che nell'inchiesta la situazione è in rapida evoluzione. Intanto, il Pakistan ha promesso di collaborare con le autorità americane per fare giustizia.

Secondo gli elementi sino ad ora raccolti, si ritiene dunque che Faisal Shahzad, sia la persona che ha acquistato il suv del 1993, un Nissan, utilizzato per realizzare una grossolana autobomba con carburante e fuochi d'artificio piazzata a Times Square che sarebbe dovuta esplodere quando la piazza, in un tiepido sabato sera, era affollata di persone.

Per due giorni le autorità hanno seguito le tracce lasciate da Shahzad, a partire dalle impronte trovate sul Nissan Pathfinder abbandonato a Times Square. Il suv era stato acquistato una settimana prima del fallito attentato: il trentenne pachistano lo aveva pagato 1.300 dollari in contanti con biglietti da cento dollari".
La casa di Shahzad a Bridgeport è stata perquisita a fondo e secondo gli analisti il pachistano potrebbe aver confezionato l'ordigno seguendo le istruzioni fornite da qualcuno all'estero al telefono o via Internet. Lo stesso Bloomberg ha descritto il fallito attentato come "opera di dilettanti", ma per il senatore Charles Schumer, della circoscrizione di  Brooklyn, è chiaro che "New York è nel mirino" e per questo il governo federale deve stanziare 30 milioni di dollari per aumentare la sicurezza in città.

La rivendicazione del gruppo Tarik-e-Taliban non è ancora ritenuta credibile dal sindaco di New York, Michael Bloomberg, e dal capo della polizia Ray Kelly. Tuttavia nuovi dubbi sono emersi dopo la pubblicazione di un video in cui il capo talebano Hakimullah Mehsud - che si riteneva fosse stato ucciso in un attacco Usa a gennaio - annuncia attacchi contro le città statunitensi.



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