Marea nera sempre più vicina alle coste della Louisiana

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I tentativi di contenimento non hanno avuto successo. La macchia di petrolio fuoriuscito dalla piattaforma continua a estendersi. FOTO E VIDEO

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Il petrolio arriverà probabilmente sabato sulle coste della Louisiana, e ci vorranno dalle due alle quattro settimane per avere la situazione sotto controllo. E' quanto emerge a una settimana dall'esplosione della piattaforma petrolifera della British Petroleum, la Deepwater Horizon, che continua a pompare nel Golfo del Messico petrolio al ritmo di 1.000 barili al giorno. I venti hanno per ora spinto la macchia nera lontano dalla costa, ma l'impatto con le spiagge della Louisiana appare ormai imminente e inevitabile. I mezzi della Bp continuano a lavorare per tamponare la perdita di petrolio, 32 navi e 5 velivoli sono impegnati nella pulizia di un esteso tratto di oceano a 60 chilometri dalla costa, mentre i robot sottomarini hanno identificato due falle da cui fuoriesce il greggio.

I tentativi di tapparle non hanno però avuto successo e la macchia si è ulteriormente allargata, raggiungendo un larghezza massima di 130 chilometri. I robot stanno tentando di attivare una valvola di sicurezza da 450 tonnellate, ma il maltempo rende le operazioni complicate. Un'altra ipotesi è quella di trivellare un secondo pozzo per aspirare il petrolio prima che fuoriesca. La terza opzione per la Bp è quella di coprire con una gigantesca cupola l'area della perdita per intrappolare il petrolio e pomparlo su una petroliera. Nel frattempo una seconda piattaforma petrolifera poco distante dalla Deepwater Horizon è stata evacuata per sicurezza a causa dell'avvicinarsi della macchia di petrolio. La piattaforma ha per ora riversato nel Golfo del Messico 190.000 litri di petrolio.

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