Gb, The Election Project: il lato fotografico del voto

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Rob Oley – Un adesivo alla fermata dell’autobus: “Brown è un bugiardo compulsivo”. Fonte: The Election Project
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Simon Roberts è il giovane fotografo scelto dalla Camera dei Lord come "official artist" per documentare il paese che si avvicina alle elezioni. Per farlo ha chiesto la partecipazione di tutti, al fine di creare un archivio online più grande e partecipato

The Election Project: LE FOTO

di Floriana Ferrando

Nel 2001 ci aveva pensato Jonathan Yeo con un tris di ritratti dei leader di partito, poi era stata la volta di David Godbold nel 2005 con i suoi diciotto disegni, oggi il compito di rappresentare la Gran Bretagna nel periodo pre-elettorale spetta a Simon Roberts.
Il giovane fotografo è stato scelto il mese scorso dal Committee on Works of Art del Parlamento (l’equivalente della nostra Soprintendenza per i beni culturali) come “artista ufficiale delle elezioni”: dovrà fermare nei suoi scatti l’immagine della Gran Bretagna mentre si prepara a quelle che si annunciano come le elezioni più contestate degli ultimi decenni.

È la prima volta che per questo ruolo viene scelto un fotografo, spiega il responsabile Hugo Swire, e le aspettative sono molte.
Roberts non è rimasto neanche un attimo con le mani in mano e ha lanciato un sito online in cui invita tutti gli utenti e i fotografi amatoriali a partecipare a quello che lui ha chiamato The Election Project, al fine di creare un archivio di foto ancora più grande e partecipato.

Chi deciderà di accettare l’invito di Roberts, dovrà rappresentare con le sue foto il rapporto fra la propaganda politica e il popolo votante, immortalando qualsiasi scena possa avere significato: dai cartelloni affissi sugli autobus, ai volantini sparsi per la città, passando per le manifestazioni di protesta. Il tutto con un tocco personale.

Le foto scelte dall’artista faranno parte della mostra ufficiale che Simon Roberts terrà alla Camera dei Lord la prossima estate, ad elezioni terminate.
Dopo una sola settimana i risultati sono stati sorprendenti, le foto in archivio sono già molte e il progetto di Roberts sembra prendere forma scatto dopo scatto: “Con il materiale proveniente da semplici fotocamere digitali o dai telefonini del pubblico, spero di riuscire a creare una visione fotografica alternativa alla mia”.

Il fotografo, che intanto girerà il paese in camper con la macchina fotografica al collo, avrà l’imbarazzo della scelta; molti fotografi amatoriali immortalano i cartelloni pubblicitari e i manifesti elettorali che tappezzano la città, altri si sono concentrati sulla posta indesiderata: casette postali straripanti o bidoni dell’immondizia colmi di volantini rappresentanti i candidati.
Negli scatti non si trova solo documentazione, ma anche interpretazione: Matthew Wealth ha pubblicato un uomo con il maglione tirato fin sopra la testa, come a voler dire: “Ne ho avuto abbastanza”; Bill Scanlou si è invece divertito a rappresentare i volti dei leader di partito sfuocati e confusi: sarà forse una metafora?

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