Il sottosegretario agli Esteri è intervenuto a Sky TG24 Pomeriggio commentando la vicenda dei tre operatori di Emergency arrestati in Afghanistan: “Emergency non deve giudicare le azioni di surge contro i talebani perché altrimenti si entra in politica".
"Il modo di agire del dottor (Gino) Strada (fondatore di “Emergency”, ndr) non è neutrale rispetto alla vicenda". A dichiararlo, in un'intervista a “Sky TG24 Pomeriggio”, è stato il sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica, in riferimento alle critiche del fondatore di Emergency nei confronti del governo italiano.
"Credo che “Emergency” - ha detto il sottosegretario - che ha raggiunto obiettivi di altissimo livello umanitario e di grandissima tecnologia, non stia facendo una guerra alla Nato, non stia giudicando l'intervento in Afghanistan, non può e non deve giudicare le azioni di surge contro i talebani perché altrimenti si entra in politica e credo che la cosa si vada a complicare".
Quanto all'arresto dei tre italiani in Afghanistan, Mantica ha spiegato che "la situazione non è chiara. Occorre molta prudenza e innanzitutto è necessario avere la garanzia che i tre italiani vengano trattati secondo le normative internazionali e questa è una responsabilità precisa del nostro governo". Inoltre, ha aggiunto, "è necessario uscire da questa situazione imbarazzante per conoscere la verità e avere chiarezza. Ogni dichiarazione che viene fatta al di fuori di questa logica può creare disturbi all'obiettivo principale che è la verità nel più breve tempo possibile con l'augurio che i tre siano assolutamente innocenti".
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"Credo che “Emergency” - ha detto il sottosegretario - che ha raggiunto obiettivi di altissimo livello umanitario e di grandissima tecnologia, non stia facendo una guerra alla Nato, non stia giudicando l'intervento in Afghanistan, non può e non deve giudicare le azioni di surge contro i talebani perché altrimenti si entra in politica e credo che la cosa si vada a complicare".
Quanto all'arresto dei tre italiani in Afghanistan, Mantica ha spiegato che "la situazione non è chiara. Occorre molta prudenza e innanzitutto è necessario avere la garanzia che i tre italiani vengano trattati secondo le normative internazionali e questa è una responsabilità precisa del nostro governo". Inoltre, ha aggiunto, "è necessario uscire da questa situazione imbarazzante per conoscere la verità e avere chiarezza. Ogni dichiarazione che viene fatta al di fuori di questa logica può creare disturbi all'obiettivo principale che è la verità nel più breve tempo possibile con l'augurio che i tre siano assolutamente innocenti".
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