Il segretario di stato americano ha incontrato, il 18 marzo, il ministro degli esteri russo. Al centro della discussione il tema della riduzione degli arsenali nucleari
Il rinnovo del trattato "Start I" sulla progressiva diminuzione degli arsenali nucleari, di cui aveva parlato, il 5 marzo scorso, il presidente degli Usa, è stato al centro del colloquio moscovita tra il segretario di Stato americano Hillary Clinton e il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov, che, prima del summit, aveva dichiarato al giornale "Rossiiskaya Gazeta" di non poter dire che siamo avversari, ma Russia e Usa non sono ancora amici". In ogni caso l'incontro, durato circa due ore, ha avuto un esito positivo, stando ai soddisfacenti commenti espressi a caldo. Hillary Clinton ha, infattti, parlato di "progressi importanti" relativamente al rinnovo del trattato di disarmo nucleare, aggiungendo d'aspettarsi come imminente un accordo finale al riguardo. Tra Usa e Russia sembra, tuttavia, restare il nodo Iran, che dovrebbe essere al centro del colloquio del 19 marzo tra lo stesso segretario di Stato americano e il premier Vladimir Putin. Durante una conferenza stampa la Clinton ha toccato apertamente la questione della centrale nucaeare di Bushehr, costruita dai russi nel sud del'Iran, il cui avviamento, come preannunciato da Putin, è stato fissato per la prossima estate. Il segretario di stato americano ha detto di ritenere "prematuro, per il momento, il proseguimento di qualsiasi progetto (nucleare civile in Iran), perché vogliamo inviare un messaggio chiaro agli iraniani".
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