
Il restauro di un’antica sinagoga nella città vecchia di Gerusalemme torna a far salire la tensione tra ebrei e mussulmani. Scontri si sono verificati tra militanti palestinesi e forze di polizia israeliane. Le frontiere rimarrano chiuse fino a lunedì
Sta salendo la tensione a Gerusalemme per l'inaugurazione di un'antica sinagoga, appena restaurata, all'interno della Città Vecchia. L'evento viene anticipato oggi con grandi titoli dai mezzi di comunicazione palestinesi.
La cerimonia ufficiale avrà luogo lunedì alla presenza di alcuni ministri israeliani, dei due rabbini-capo (Yona Metzger e Shlomo Amar) e di migliaia di religiosi. Ma il premier Benyamin Netanyahu, anticipa la radio dei coloni Canale 7, darà forfait. A quanto pare preferisce accontentarsi in questa occasione di un messaggio televisivo registrato per non creare irritazione, in particolar modo dopo il recente confronto con gli Stati Uniti sui progetti di estensione del rione ebraico di Ramat Shlomo, a Gerusalemme est.
La sinagoga in questione, Hurvà, si trova all'interno del rione ebraico della Città Vecchia e ha una storia particolarmente travagliata. I lavori di costruzione iniziarono all'inizio del Settecento. Ma nel 1720 la popolazione islamica di Gerusalemme appiccò un incendio che la distrusse del tutto. Fu ricostruita, con grande splendore, nel 1864 da un architetto turco. Ma nel maggio 1948 fu minata da soldati giordani mentre infuriavano i combattimenti con le forze dell'appena proclamato Stato di Israele.
Intanto ieri sera c’è stato un raid aereo israeliano nel Sud della striscia di Gaza. Secondo quanto rendono noto fonti ufficiali dell'esercito israeliano, obiettivo dell'attacco sono stati un'officina per la produzione di armi e un tunnel in corrispondenza del valico di Rafah, fra Gaza e l'Egitto.
GUARDA ANCHE:
Gerusalemme, scontri alla spianata delle moschee
GUARDA LA FOTOGALLERY Israele: "Berlusconi be Jewish", il premier impazza sulle t-shirt
Gerusalemme, palestinese pugnala un soldato israeliano
La cerimonia ufficiale avrà luogo lunedì alla presenza di alcuni ministri israeliani, dei due rabbini-capo (Yona Metzger e Shlomo Amar) e di migliaia di religiosi. Ma il premier Benyamin Netanyahu, anticipa la radio dei coloni Canale 7, darà forfait. A quanto pare preferisce accontentarsi in questa occasione di un messaggio televisivo registrato per non creare irritazione, in particolar modo dopo il recente confronto con gli Stati Uniti sui progetti di estensione del rione ebraico di Ramat Shlomo, a Gerusalemme est.
La sinagoga in questione, Hurvà, si trova all'interno del rione ebraico della Città Vecchia e ha una storia particolarmente travagliata. I lavori di costruzione iniziarono all'inizio del Settecento. Ma nel 1720 la popolazione islamica di Gerusalemme appiccò un incendio che la distrusse del tutto. Fu ricostruita, con grande splendore, nel 1864 da un architetto turco. Ma nel maggio 1948 fu minata da soldati giordani mentre infuriavano i combattimenti con le forze dell'appena proclamato Stato di Israele.
Intanto ieri sera c’è stato un raid aereo israeliano nel Sud della striscia di Gaza. Secondo quanto rendono noto fonti ufficiali dell'esercito israeliano, obiettivo dell'attacco sono stati un'officina per la produzione di armi e un tunnel in corrispondenza del valico di Rafah, fra Gaza e l'Egitto.
GUARDA ANCHE:
Gerusalemme, scontri alla spianata delle moschee
GUARDA LA FOTOGALLERY Israele: "Berlusconi be Jewish", il premier impazza sulle t-shirt
Gerusalemme, palestinese pugnala un soldato israeliano