Kabul, Ahmadinejad visita Karzai

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Il presidente iraniano è in visita a Kabul per incontrare il suo corrispettivo afghano. Sul tavolo: traffico di droga e ritiro delle truppe straniere dal Paese. Intanto sul campo i Talebani continuano nelle loro azioni: due soldati Nato uccisi a Khost

Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad è arrivato questa mattina a Kabul per una visita che sarà focalizzata sulla sicurezza regionale in funzione anti-occidentale e sul problema del narcotraffico. Secondo gli analisti di Asia Times, un altro tema dominante direttamente collegato al primo sarà la presenza delle truppe straniere in particolare in Iraq e ovviamente in Afghanistan, il cui ritiro resta per Ahmadinejad uno degli obiettivi primari della sua politica estera. Del resto ieri, a poche ore dal viaggio, il presidente iraniano ha definito gli attacchi dell'11 settembre una "grande bugia" che è "servita come pretesto per combattere il terrorismo e gettare le basi per l'invio di truppe straniere in Afghanistan".

Per quanto riguarda il traffico di droga, una delle “bestie nere” dell'Iran che è direttamente colpito sulla sua popolazione, è probabile che Ahmadinejad spingerà per una maggiore collaborazione fra Teheran e Kabul che non chiami in causa l'impegno della Nato in Afghanistan. Teheran ha migliaia di truppe schierate lungo i 1600 chilometri di frontiere con l'Afghanistan e il Pakistan, altra principale porta di ingresso della droga in Iran. Già a maggio del 2009 Ahmadinejad e Karzai si erano incontrati a Teheran per un vertice contro il narcotraffico e il contrabbando.

La visita a Kabul di Ahmadinejad ha anche una valenza economica alla luce dei forti investimenti iraniani in Afghanistan dell'anno scorso. Le relazioni bilaterali fra i due Paesi dovrebbero vedere un rafforzamento nei settori dei trasporti, delle comunicazioni, dell'energia, dell'industria e del commercio. In questo suo viaggio, sempre secondo Asia Times, Ahmadinejad dovrà anche rassicurare Karzai sulla natura dei rapporti fra l'Iran e il Pakistan che negli ultimi tempi sembrano essersi rafforzati con grande preoccupazione di Kabul che appoggia Nuova Delhi nel suo contenzioso con Islamabad.

Quella di oggi è la seconda visita di Ahmadinejad in Afghanistan. La prima risale all'agosto nel 2007. In quell'occasione il presidente della Repubblica Islamica arrivò a Kabul accompagnato da una nutrita delegazione iraniana a dimostrazione di una crescente influenza iraniana in Afghanistan.

Intanto sul campo si continua a combattere e a morire. Due soldati della Nato sono rimasti uccisi ieri sera in un attentato suicida compiuto da un kamikaze in una base militare congiunta della Nato e delle forze di sicurezza afghane nella provincia di Khost, nell'est del paese. Lo ha reso noto il comando della Nato, che ha aggiunto che diversi soldati della coalizione sono rimasti feriti.
   
Un portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha dichiarato che "un talebano di nome Mohammad Younus ha attaccato la base nel distretto di Ali Shair, nella provincia di Khost, alle 20 (le 16:30 in Italia). Il kamikaze, vestito con una uniforme da guardia di frontiera, è entrato nella base e si è fatto esplodere nei pressi di soldati riuniti intorno a un fuoco".

Nel mentre cinque persone hanno perso la vita nella provincia orientale afgana di Patika per un attacco suicida. A riferirlo è stato il capo della polizia provinciale,  Dawlat Khan Zadran, precisando che ci sono 4 soldati afgani tra le 5  vittime. Per Zadran si è trattato di un'azione dei talebani che intendono destabilizzare l'area.


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