Niente più Street View in Europa?

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Un ciclista porta a rimorchio la macchina fotografica di Google Street View - Foto Ap
Australia Google Street View Trike

Dopo l'invito dell'Unione Europea ad accorciare il periodo di memorizzazione dei dati personali, Google minaccia di disabilitare la funzionalità in tutto il Vecchio Continente. Intanto anche in altri Paesi (Germania, Svizzera) scattano proteste

Di Emanuela Di Pasqua

Fanno discutere le foto di Street View per la riconoscibilità delle persone e dei loro mezzi. Tanto da far scappare la voglia alla stessa società di Mountain View di continuare a offrire il servizio a fronte di troppe condizioni restrittive da parte dei governi. In particolare l’Unione Europea formula a Google due richieste ben precise: avvertire le persone della presenza delle cam itineranti nei quartieri di interesse (e l’avviso sul blog di Google viene considerato insufficiente) e conservare i materiali per non più di sei mesi (rispetto all’attuale anno).

Michael Jones, fondatore di Google Earth, ha rilasciato un’intervista al Cebit Technology Fair di Hannover in cui mette in dubbio che la propria azienda continuerà a mappare l’Europa a condizioni così severe: il gioco potrebbe non valere più la candela e inoltre la conservazione per solo sei mesi pone problemi dal punto di vista della tecnologia. E mentre l’Europa chiede maggior rigore e Mountain View risponde dotandosi di software per sfocare i volti, in due Paesi la questione diventa particolarmente calda.

In Svizzera il servizio di mappatura della Big G finisce in tribunale, con l’accusa che le sue telecamere guardano troppo in là, oltre il punto di vista del normale cittadino. È il commissario elvetico per la protezione dei dati Hanspeter Thuer che chiede che vengano rimosse tutte le istantanee cittadine e la questione si pone soprattutto per i casi in cui le persone ritratte si trovino vicino a luoghi delicati, quali prigioni, ospedali o scuole.
“Troppe facce e targhe di veicoli sono riconoscibili”, sottolinea Thuer, con un rischio immenso di minaccia per la privacy dei cittadini. Insomma il search engine non fa abbastanza per nascondere alle sue Google Car i volti della gente, rifiutando di rispettarne il diritto alla riservatezza.

Intanto in Germania il Ministro per la Protezione dei Consumatori, Ilse Aigner, ha promesso che cercherà vie legali per impedire a Google di continuare a immortalare indisturbato le strade e ha proposto che il servizio sia autorizzato solo nei casi in cui i cittadini interessati diano esplicito consenso. La risposta del capo del team legale di Google Germania, Arnd Haller, non si è fatta attendere: “Sarà difficile proibire a un’azienda di fare qualcosa di perfettamente legale”. Non è scontata la conclusione, considerato che Google alla Germania tiene particolarmente, essendo la nazione che vanta un primato assoluto nell’utilizzo del servizio di mappatura.

L’Europa del resto, come fa notare il Commissario Europeo Vivianne Reding, ha alti standard di qualità nel trattamento dei dati personali, e al tempo stesso per Google rinunciare al Vecchio Continente, che rappresenta una larghissima fetta del suo mercato, non sarà una scelta facile.

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