In occasione dei 40 anni della firma del Trattato di non proliferazione, il numero uno della casa Bianca ha dichiarato che il ruolo dell'atomica nella difesa degli Stati Uniti diminuirà nei prossimi anni
A quarant'anni dalla storica firma del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari, meglio conosciuto con l'acronimo Npt, Barack Obama ha voluto ricordare l'evento con una lunga dichiarazione programmatica, diffusa il 5 marzo dalla Casa Bianca. In essa il presidente ha ufficialmente annunciato che gli Stati Uniti, nei prossimi anni, ridurranno il numero tanto degli arsenali atomici quanto delle testate nucleari. Al fine di promuovere tale disarmo generalizzato, Obama ha ricordato che è in corso un negoziato con la Russia per il rinnovo del Trattato "Start I", che non solo stabilirà i tempi e i modi della progressiva diminuzione degli arsenali, ma sarà una sorta di manifesto della nuova "filosofia nucleare". Essa, come ha puntualizzato il numero uno della Casa Bianca, "andra al di là della dottrina ormai superata della Guerra Fredda e ridurrà il ruolo delle armi nucleari nella nostra strategia generale di sicurezza, pur mantenendo un livello di deterrenza nucleare sicuro ed effettivo". I tre "pilastri centrali" della nuova logica, contrapposta a quella obsoleta della Guerra Fredda, saranno il disarmo atomico, la non proliferazione e l'uso del nucleare a fini civili. Dopo la dichiarazione d'Obama c'è grande attesa per il vertice del 12 e 13 aprile, convocato a Washington dallo stesso presidente e dedicato al tema della non proliferazione. Al summit parteciperanno una quarantina di capi di Stato e di Governo.
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