Cile, Obama: siamo pronti a intervenire

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In giacca ma senza cravatta, prendendo brevemente la parola nel giardino delle Rose della Casa Bianca, Obama ha detto che "gli Stati Uniti sono pronti ad assistere il governo cileno se ci chiederà aiuto per i soccorsi e gli sforzi di ricostruzione"

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Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, nel definire il terremoto "un evento catastrofico", ha assicurato l'impegno degli Stati Uniti ad aiutare il Paese sudamericano.

Poi, parlando dell'allarme tsunami alle Hawaii (lo Stato in cui è nato), Obama ha invitato la popolazione a seguire attentamente le istruzioni delle autorità. Il terremoto della notte scorsa - mille volte più potente di quello che ha colpito Haiti - non è la prima scossa di forza devastante che colpisce il Cile. Il 22 maggio 1960, il paese fu colpito infatti dal terremoto più forte mai registrato, il cui epicentro fu localizzato nella zona della città di Valdivia.
La scossa, di magnitudo 9.5 gradi della scala Richter, provocò un'onda di tsunami alta dieci metri che si abbattè sulle coste e devastò interi villaggi del paese. Lo tsunami raggiunse diverse località dell'Oceano Pacifico fino alle Hawaii. I morti furono circa tremila, due milioni i senzatetto.

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