Scotti: abolire la pena di morte in tutto il mondo

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"E' una efferata punizione di per sé, che diventa terribile quando viene applicata a minori, disabili, donne incinta" ha detto il sottosegretario agli Esteri all'apertura del IV Congresso mondiale contro la pena di morte

"La pena di morte è una efferata punizione, che diventa terribile quando viene applicata nei confronti di soggetti vulnerabili come i minori, i disabili, le donne incinta". Lo ha sottolineato il sottosegretario agli Esteri, Vincenzo Scotti, intervenendo all'apertura del IV Congresso mondiale contro la pena di morte.

"E' arrivato il tempo di abolire la pena capitale in tutto il mondo. Non ci sono elementi che confermino il carattere deterrente di questa misura nel ridurre il crimine o la violenza politica", ha detto Scotti ribadendo che la pena di morte mina la dignità umana e limita il progresso ed il consolidamento dei diritti umani nel mondo.
"Abbiamo deciso di fare una pausa di due anni dopo l'approvazione della risoluzione del 2008, per dare tempo agli Stati di adottare i cambiamenti necessari nelle proprie legislazioni ed ai promotori per implementare la risoluzione e valutare gli effetti di quanto fatto sinora", ha detto Scotti. "L'Italia è pronta a continuare il lavoro in stretta collaborazione con tutti gli Stati che hanno supportato la campagna per la moratoria, ma anche con quelli che non la condividono e sono pronti a discutere", ha aggiunto.
L'Italia non si rivolge solo ai governi: "L'abolizione della pena di morte, per diventare definitiva, deve essere inscritta nei cuori e nella mente della gente", ha concluso il sottosegretario.


Il IV Congresso mondiale contro la pena di morte che si è aperto oggi a Ginevra farà il punto sulla pena di morte nel mondo in vista della nuova risoluzione che sarà presentata in autunno all'Assemblea generale dell'Onu.

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