Usa, Obama furioso con la Corte Suprema

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Il presidente statunitense torna a criticare la sentenza della corte suprema sui finanziamenti alla politica. Una sentenza, che nel consueto discorso del sabato, definisce "devastante per l'ordine pubblico"

''Un colpo alla democrazia''. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha usato toni forti per commentare la decisione della Corte Suprema che ha allentato i vincoli alle spese elettorali consentendo alle grandi Corporation di accedere liberamente ai propri fondi per finanziare i politici. Un commento che è difficile non collegare alla gigantesca campagna di discredito messa in piedi dalle assicurazioni sanitarie contro la riforma Obama e alla sconfitta subita in Massachusetts, dove il repubblicano Scott Brown ha strappato ai democratici il seggio occupato dallo scomparso Ted Kennedy, il decano democratico grande sostenitore della riforma sanitaria.

Nel suo tradizionale messaggio settimanale, il Presidente Usa ha rivendicato gli sforzi per limitare lo strapotere dei lobbisti nella politica americana. ''Nel mio primo anno di mandato - ha detto - abbiamo combattuto questo potere implementando riforme storiche volte a liberarci dall'influenza di questi interessi particolari''.

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